A cura di Teresa Lucianelli
Fermento in Penisola sorrentina ed un Costiera amalfitana per l’esclusiva anteprima della presentazione del libro di Raffaele Lauro dedicato alla dinastia degli Iaccarino, eccellenze dell’Alta Cucina partenopea, prima in Italia ed ai primi posti nel Mondo
È per stasera, l’appuntamento più importante che Sant’Agata ospita quest’anno: la presentazione in anteprima del libro del senatore sorrentino Raffaele Lauro: “Don Alfonso 1890 – Salvatore Di Giacomo e Sant’Agata sui Due Golfi”. Un evento di autentica eccezione del quale in Penisola Sorrentina ed in Costiera si parla e ci si prepara da un mese.
L’appuntamento clou è in calendario alle ore 19, in piazza Sant’Agata, Sagrato della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, s pochi metri dall’ingresso della dotata location del mitico Don Alfonso, regno incontrastato dell’Alta Cucina Mediterranea, portato ai massimi livelli da Alfonso Iaccarino, chef degli chef, antesignano della valorizzazione delle eccellenze autoctone, nel rispetto della salute e del gusto che devono sempre essere in perfetto equilibrio. Una filosofia di vita alimentata dalla “decisiva conoscenza di Ancel Keys, il vero promotore internazionale della dieta mediterranea”, come sottolineato dallo stesso Alfonso, che gli ha permesso di approfondire “la classificazione degli alimenti, la valorizzazione di un territorio che non si trova in nessun’altra parte del Mondo in termini di quantità e qualità di prodotti eccellenti”.
Il noto scrittore sorrentino, tra i tanti importanti estimatori dello chef, approfondisce attraverso la storia del Don Alfonso 1890 – attualmente prima location di eccellenza in Italia a giudizio della clientela di tutto Mondo e quinta del Pianeta, e da sempre prioritaria tappa del jet set mondiale in Penisola sorrentina ed in Costiera amalfitana – la storia della Terra delle Sirene nella quale ha ricoperto e ricopre un ruolo prioritario la famiglia Iaccarino, fondatrice e tuttora titolare della location top.
Pagine intense che catturano l’attenzione del lettore e lo portano in giro nel tempo e nello spazio, da un angolo all’altro di questo Eden, dalla fine dell’ Ottocento ai giorni nostri.
Pagine intense che catturano l’attenzione del lettore e lo portano in giro nel tempo e nello spazio, da un angolo all’altro di questo Eden, dalla fine dell’ Ottocento ai giorni nostri.
È un appassionante romanzo di tipo celebrativo, che approfondisce grazie a solide fonti vari ambiti: dallo storico, al culturale, al turistico, evidenziando particolari sconosciuti ai più di quella che è la meta preferita di tanti talenti. Di essa, il Don Alfonso 1890 rappresenta il massimo astro, il massimo vanto nel settore per la Campania e per l’Italia intera: la ristorazione e nell’ospitalità alberghiera ai massimi livelli: quinto nel Mondo, appunto; primo in Italia.
Lauro descrive l’evoluzione professionale di don Alfonso Costanzo Iaccarino, fondatore della dinastia che emigrò da solo e giovanissimo in America, affrontando in tal
modo anche la questione meridionale.
Questa eredità è stata ed è ampiamente onorata, da oltre quarant’anni, nell’Alta Cucina dal nipote Alfonso Iaccarino che, con l’impagabile sostegno della moglie, l’enogastronoma Livia Addario, preziosa guida per la clientela, ha raggiunto i massimo traguardi in ambito mondiale, ampliati con le dinamiche energie e specifiche competenze dei figli: Mario in sala e nella cura delle prestigiose location mondiali, ed Ernesto che ha ereditato la conduzione della eccellente Brigata quando Alfonso ha deciso di curare personalmente “Le Peracciole”, la tenuta di Punta Campanella, dandole ulteriore slancio ed un ruolo decisivo.
Di lì si gode “una vista fantastica su Capri, il panorama più bello del mondo” e si esprime l’essenza stessa della sua filosofia gastronomica incentrata sulla Cucina Mediterranea di Eccellenza ereditata direttamente dal nonno”, come evidenziato da Raffaele Lauro sulla scorta delle dichiarazioni di chef Alfonso.
Ernesto, insigniti di una serie di riconoscimenti di settore, è l’artefice di una varietà di piatti che rinnovano continuamente la carta del “Don Alfonso 1890”.
Assoluta è la soddisfazione della esigente e prestigiosa clientela.
L’evento, patrocinato dal Comune di Massalubrense, inizierà con il benvenuto agli ospiti da parte dei padroni di casa Alfonso e Livia Iaccarino. A seguire, i saluti istituzionali del sindaco di Massalubrense, Lorenzo Balducelli, poi l’introduzione del direttore di Rai Vaticano, Massimo Milone, al quale toccherà anche moderare l’incontro che vedrà gli interventi del presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, Ernesto Iaccarino; del saggista Riccardo Piroddi; dell’avvocato Salvatore Ravenna; del giornalista Antonino Siniscalchi; del consigliere Accademia Italiana della Cucina e fondatore dell’Università della Cucina Mediterranea, Sergio Corbino. Conclusioni dell’on. Ettore Rosato, presidente Gruppo PD Camera dei Deputati.
In programma più un concerto della cantante Francesca Maresca; al pianoforte, il maestro Luigi Belati. Sei significative canzoni, citate nel romanzo, in omaggio al grande poeta napoletano Salvatore Di Giacomo, a Sant’Agata dal 1909 al 1930; Lucio Dalla, amico di Alfonso e Livia; Mireille Mathieu, star di un’indimenticabile serata al Don Alfonso nel ’97.
“Don Alfonso Iaccarino è un personaggio di livello mondiale e la sua storia gastronomica viene da lontano: non è un vicenda improvvisata come tante altre, ma si intreccia intimamente con quella di un luogo unico, quale è Sant’Agata sui Due Golfi, e di una comunità umana notevole – dichiara in modo chiaro e diretto Raffaele Lauro”
L’evento, patrocinato dal Comune di Massalubrense, inizierà con il benvenuto agli ospiti da parte dei padroni di casa Alfonso e Livia Iaccarino. A seguire, i saluti istituzionali del sindaco di Massalubrense, Lorenzo Balducelli, poi l’introduzione del direttore di Rai Vaticano, Massimo Milone, al quale toccherà anche moderare l’incontro che vedrà gli interventi del presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, Ernesto Iaccarino; del saggista Riccardo Piroddi; dell’avvocato Salvatore Ravenna; del giornalista Antonino Siniscalchi; del consigliere Accademia Italiana della Cucina e fondatore dell’Università della Cucina Mediterranea, Sergio Corbino. Conclusioni dell’on. Ettore Rosato, presidente Gruppo PD Camera dei Deputati.
In programma più un concerto della cantante Francesca Maresca; al pianoforte, il maestro Luigi Belati. Sei significative canzoni, citate nel romanzo, in omaggio al grande poeta napoletano Salvatore Di Giacomo, a Sant’Agata dal 1909 al 1930; Lucio Dalla, amico di Alfonso e Livia; Mireille Mathieu, star di un’indimenticabile serata al Don Alfonso nel ’97.
“Don Alfonso Iaccarino è un personaggio di livello mondiale e la sua storia gastronomica viene da lontano: non è un vicenda improvvisata come tante altre, ma si intreccia intimamente con quella di un luogo unico, quale è Sant’Agata sui Due Golfi, e di una comunità umana notevole – dichiara in modo chiaro e diretto Raffaele Lauro”
“Sono lieto di poter elevare, con questo emozionante lavoro, un monumento letterario di gratitudine personale e collettiva alla dinastia degli Iaccarino, a Salvatore Di Giacomo e a Sant’Agata sui Due Golfi” – aggiunge l’autore.
Stile intrigante e coinvolgente per il libro che ricorda tanti personaggi celebri della canzone classica napoletana, della lirica, della cultura e della politica, legati a don Alfonso Costanzo, alla Pensione Iaccarino e a Sant’Agata sui Due Golfi ed anche ad Agerola: Enrico Caruso, Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, Francesco Cilea, Norman Douglas e il sorrentino Saltovare e molti altri illustri tra ministri, scrittori, poeti, artisti. Nella seconda parte, gli estimatori di Alfonso Iaccarino e Livia: i presidenti della Repubblica Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, i famosi cantanti Lucio Dalla e Mireille Mattieu; Nello Lauro, fratello dell’autore.. e si potrebbe continuare ancora per molto: un’infinità di seguaci della Terra delle Sirene e dei suoi miti e simboli, di ieri e di oggi.