Sono 99 i centri che in Italia si occupano della dipendenza da internet, di cui 83 afferenti al Servizio sanitario nazionale e 16 al privato sociale. Lo fa
sapere il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto
superiore di sanita’ (Iss), che ha presentato oggi la prima mappa
sulla distribuzione delle strutture socio-sanitarie che si
occupano dei disturbi legati all’uso di internet. L’offerta,
spiega il Centro, non e’ omogenea sul territorio nazionale: “La
Lombardia per il Nord, le Marche per il Centro e la Sardegna per
il Sud e le Isole sono le regioni con la maggior presenza di
risorse territoriali per le dipendenze da Internet”.
I servizi territoriali si avvalgono di diverse figure
professionali. Sono soprattutto psicoterapeuti (29%), assistenti
sociali ed educatori professionali (entrambi 16%), medici
specialisti in psichiatria o neuropsichiatria (15%).
Per Roberta Pacifici, direttrice del Centro Nazionale
Dipendenze e Doping, “offrire agli utenti un aiuto per
indentificare subito il servizio piu’ idoneo puo’ favorire un piu’
facile accesso alla presa in carico e al trattamento di questa
dipendenza e prevenire cosi’ la cronicizzazione del disagio”.