“Stiamo operando una rottura radicale. Non perdiamo tempo a fare clientele e preferenze per le elezioni successive, questo e’ stato il modo di agire di tutta la politica napoletana di destra, di centro e sinistra e pure dei rivoluzionari”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania nel corso del suo intervento al convegno “Il ruolo di Napoli nel Piano strategico metropolitano e regionale”, organizzato dall’Associazione Campania Domani, presieduta da David Lebro, consigliere comunale a Napoli. “Siamo in un momento – ha aggiunto – di rottura della logica politica, dell’organizzazione correntizia, per far ripartire Napoli”. De Luca ha anche criticato l’applicazione dell’abolizione delle Province: “Basta guardare come cadono a pezzi le strade, ma come si fa a fare una riforma in cui le funzioni rimangono e i soldi li tolgono? Cadono a pezzi interi territori e non possiamo far finta di niente”. Il governatore ha ricordato che su Napoli “abbiamo destinato – ha detto – alla citta’ di Napoli tre miliardi e trecento milioni di euro. Per Napoli la Regione c’e’ ma ci vuole uno sforzo progettuale. ci sono 1,5 miliardi della vecchia programmazione europea e 1,8 miliardi della nuova. Nel Patto per Napoli ci sono poi 308 milioni destinati tutti
alla citta’: la Regione sente la responsabilita’ di stare vicino
alle due milioni di persone che vivono nella provincia. Abbiamo
chiesto quali sono le opere progettate dalla Citta’ Metropolitana
ma progetti esecutivi non ce ne sono. Almeno i lavori sugli assi
di collegamento con le tangenziali, che potrebbero
decongestionare i territori, facciamoli. Le risorse ci sono,
manca l’organizzazione e la tenacia di seguire l’iter
amministrativo dei progetti”.