Il governatore Vincenzo De Luca torna al Cardarelli, l’ospedale più grande del Sud. Prima tappa: medicina d’urgenza: «miracolo barelle», nemmeno una è sistemata nel corridoio del reparto. «Quando si decide qualcosa, si può realizzare», dice soddisfatto De Luca. «Ovviamente, rimangono i problemi di fondo», aggiunge riferendosi allo scenario campano e annunciando l’intenzione di «lavorare alla tedesca» per «uscire dal disastro», riqualificando la rete ospedaliera e rilanciando l’assistenza territoriale.
Poi, il presidente della Regione prosegue il viaggio nell’unità intensiva cardiologica, dove risponde alle domande dei giornalisti su diversi temi, dall’ospedale del mare (700 operatori sanitari da assumere e ricoveri al via dalla primavera 2017, mentre dalla prossima estate è prevista l’apertura di servizi preziosi come radioterapia, radiologia, dialisi, più alcuni ambulatori) alle nomine dei manager (date per imminenti, non appena la nuova legge regionale diventerà vigente con la pubblicazione sul Burc, ma valutando oltre ai titoli la capacità di gestione).
Ad accompagnare il presidente della Regione tutti i vertici della struttura sanitaria: il commissario straordinario Patrizia Caputo, con i subcommissari Elia Abbondante e Roberto Landolfi, e il direttore sanitario Franco Paradiso, il direttore tecnico Ciro Verdoliva, con i primari del Dipartimento di accettazione ed emergenza. In ospedale anche il presidente della commissione regionale sanità, Raffaele Topo.