Io mi vergogno di ospitare Rummenigge e il suo Bayern al San Paolo. Ma a mia volta sono ospite allo stadio anche se ho investito 6 milioni per i tornelli perche’ il Comune non faceva nulla e aspetto dal 2007 che mi diano indietro 2 delaur 1milioni”. Aurelio De Laurentiis non ci sta dopo, e all’indomani della decisione del Comune di Napoli che ha bocciato il piano di fattibilita’ presentato dalla societa’ per la ristrutturazione del San Paolo chiedendo venga rimodulato nei prossimi 45 giorni. “Quando vengo a sapere che negli anni ’90 – ha proseguito il patron azzurro – sono stati investiti decine e decine di miliardi per fare quel cesso di stadio che io continuo a chiamare cesso, non e’ un bell’esempio di italianita'”. De Laurentiis parla delle criticita’ del San paolo e cita la testimonianza delle mogli dei calciatori che si sarebbero lamentate per l’impraticabilita’ dei bagni interni allo stadio. “Anche io non riesco a fare pipi’ al San Paolo – ha detto il patron – ed evito di andare al bagno. Quando prendo un grande calciatore lo porto a mangiare a Marina Piccola e rimane incantato. Poi vede lo stadio e si chiede dove e’ capitato. Io voglio solo il bene del Napoli – ha concluso – e voglio che i calciatori di livello internazionale non si debbano vergognare e mettersi le mani nei capelli quando arrivano allo stadio