“Lo straordinario successo del cinema napoletano ai David di Donatello – suggellato in primis
dai premi conferiti ad Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Silvio
Orlando, Eduardo Scarpetta, Teresa Saponangelo, Daria D’Antonio,
Leonardo Di Costanzo, Valia Santella e Bruno Oliviero – conferma
la forza dei nostri talenti, ma e’ anche il frutto della
creazione di una ‘fabbrica dei sogni’ che va consolidata nella
sua capacita’ industriale. E Napoli ne e’ sempre piu’ il motore. Su
questo fronte, il Comune sta infatti intensificando gli sforzi
amministrativi avviati negli anni scorsi con l’Ufficio Cinema
per sostenere le produzioni audiovisive in grado di promuovere
l’immagine della citta’ in giro per il mondo. Stiamo lavorando ad
una semplificazione amministrativa nonche’ ad una programmazione
culturale che renda la citta’ ancora di piu’ attrattiva”. Cosi’ il
sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
“I dati del settore – secondo il primo cittadino – sono
esplicativi dei risultati raggiunti e delle potenzialita’ da
sfruttare. Come evidenziano la crescita delle produzioni e la
testimonianza diretta degli operatori del comparto, la capacita’
di venire incontro alle esigenze delle produzioni ha inciso
positivamente sulla scelta sempre piu’ frequente della location
Napoli, preferenza in parte dettata da esigenze creative, ma
spesso soprattutto organizzative a cui la creazione dell’Ufficio
ha dato una risposta superiore alla media nazionale. Ne sono
testimonianza anche le richieste di supporto pervenute da parte
di altri Comuni per strutturare il proprio Ufficio Cinema
secondo il modello partenopeo. Questo cambiamento e’ visibile non
solo nell’aumento quantitativo delle produzioni dal 2014 ad oggi
(da una media di 100 all’anno ad una di 200 all’anno), ma anche
nella crescita artistico/qualitativa dei progetti,
nell’allungamento della durata media della programmazione di
riprese in citta’ e nella maggiore complessita’ delle lavorazioni
sul set. Le produzioni piu’ impegnative fissano a Napoli il
“campo base” e gli uffici operativi non solo per brevi periodi
ma per tutta la durata della lavorazione”. Secondo Manfredi “la
ricaduta economica ed occupazionale di questa ‘fabbrica’ e’
notevole: la maggiore durata temporale delle riprese e la
maggiore portata economica delle produzioni generano infatti un
indotto virtuoso ed incoraggiano l’utilizzo di personale e
maestranze locali, oltre a contribuire su tutto il comparto
della ristorazione, degli alloggi, della logistica per sartoria,
trucco etc. Negli anni, grazie all’individuazione di prassi
fluide ed alla regolamentazione delle procedure, si e’ verificato
anche un incremento delle entrate provenienti da produzioni
audiovisive, generate dal pagamento del Servizio Reso ai Privati
della Polizia Locale, del Canone Unico di Occupazione Suolo,
delle tariffe di locazione per riprese in beni di proprieta’
comunale, dell’occupazione di aree di sosta a pagamento”.