Un ritorno alle origini, non solo a una moda fatta di tessuti di qualità e disegni capaci di ispirare e trasformare contro il fast fashion dilagante, ma anche ai sogni di una ragazza mai sopiti dal percorso che la vita ha scritto per lei. La favola di Vittoria Allocca è una storia di resilienza che corre su due binari paralleli. Da Sant’Anastasia, provincia di Napoli, classe ’92, una laurea in Scienze Politiche e un master in Comunicazione e Marketing della 24 Ore Business School, Vittoria ha trovato lavoro come addetta amministrativa di una nota azienda campana, ma non ha mai abbandonato il sogno da bambina di disegnare vestiti e indumenti. Con sacrificio e dedizione, e un pizzico di visione laterale, è riuscita nel suo intento: oggi ha un marchio, Vittoria Allocca, appunto, e la sua prima collezione di abiti.
Per ottimizzare i costi e puntare sulla qualità delle materie prime e del lavoro sartoriale, Vittoria si è messa in gioco in prima persona e sfruttando i suoi canali digitali è diventata modella e testimonial della stessa linea.
“Si tratta di un ritorno al bel vestirsi”, sottolinea Allocca. “Il messaggio che voglio lanciare si pone agli antipodi rispetto all’acquistare capi di pessima qualità che viaggiano in bustone di plastica da un lato all’altro del Pianeta e magari tornano anche indietro. Il fast fashion è un problema e non si può negarlo, eppure la soluzione eco-friendly è da sempre a portata di mano: tornare alla moda di un tempo”. Moda intesa come “tessuti di qualità, non necessariamente di lusso ma facendo capo a materiali nobili che sappiano durare nel tempo e lavorati ricorrendo alla maestria artigianale delle sarte del territorio campano che, in questi casi, hanno ben altro da dire rispetto alle macchine”.
Ogni pezzo della collezione è un elogio alla seta e celebra la femminilità moderna con un tocco di eleganza senza tempo, ideale per le donne che vogliono sentirsi sicure e glamour in ogni occasione. Che sia un abito con stampe floreale vivaci e colori intensi, raffinato e minimalista o chic marinaresco, ogni capo è pensato per essere estremamente versatile, adatto a una moltitudine di occasioni, dal casual al formale. Le silhouette fluide e i tessuti di alta qualità garantiscono una vestibilità perfetta, mentre i dettagli raffinati aggiungono un tocco di unicità a ogni outfit. I suoi capi per ora sono esposti in una serie di selezionati atelier del territorio vesuviano.
“Voglio che la donna torni a sentirsi coccolata da un abito”, spiega emozionata Allocca. “Che lo scelga con la consapevolezza di mettere nella propria cabina armadio un capo di qualità destinato ad accompagnarla, scelto innamorandosi e non riempiendo all’inverosimile un carrello digitale di capi microscopici, sintetici e di dubbia qualità solo perché sa di poterli facilmente mandare indietro con un corriere. Certo, è un problema di sostenibilità ma anche una precisa scelta di filosofia di vita, un po’ come quando si deve scegliere di mangiare fuori: voglio continuare a ingozzarmi di dannoso cibo spazzatura solo perché bombarda il mio palato o preferisco regalarmi, una volta tanto, un’esperienza diversa e migliore?”.
Mentre il presente di Vittoria Allocca risplende di colori e trame uniche, il futuro si preannuncia ancora più colorato. Con la determinazione e la passione che le hanno permesso di realizzare il sogno di realizzare la sua prima collezione, Vittoria sta già lavorando a nuovi progetti, tra cui una linea di accessori e una collezione interamente dedicata al sustainable fashion. L’obiettivo? Continuare a ispirare le donne di tutto il mondo a riscoprire la bellezza di un capo ben fatto, realizzato con amore e rispetto per l’ambiente. “Voglio creare una comunità di donne che condividano questi valori,” afferma con un sorriso pieno di speranza. “Voglio che ogni donna che indossi i miei capi riprenda il suo tempo, si senta padrona delle sue scelte. Insieme possiamo prendere parte a una rivoluzione silenziosa ma potente, una rivoluzione che sceglie la qualità, la sostenibilità, il rispetto per sé stesse e per il pianeta. Che guardi a ieri per salvare il futuro facendo scorta su noi stesse e la nostra capacità di riappropriarci dei nostri spazi e renderli belli, pregiati, che sappiano valere”.