Per un paziente affetto da malattia rara è fondamentale avere centri specializzati di riferimento, perché solo lì si può avere la possibilità di trovare tutti gli specialisti giusti”.

Lo ha affermato Annamaria Colao, docente di endocrinologia all’Università Federico II di Napoli e referente nazionale dell’ERN (European Reference Network), network mirato a organizzare ed omogeneizzare la conoscenza e la ricerca sulle patologie rare. L’ateneo partenopeo è stato individuato come il sito di riferimento più a sud d’Europa e da qui bisogna partire per costruire, afferma Colao, una rete di specialisti nel Sud Italia per affrontare patologie come l’acromegalia, la sindrome di Cushing, il deficit di ormone della crescita, l’iperplasia surrenale congenita, le lipodistrofie, l’ipotiroidismo congenito, la sindrome di Turner, la sindrome di Prader Willi e tante altre malattia rare che si associano ad una serie di importanti complicanze, che includono l’ipertensione arteriosa, il diabete, la displipidemia,
l’osteoporosi e la depressione.
Il tema sarà al centro del workshop “Restare – Rete Malattie Rare – SUD” che si svolgerà all’Hotel Terminus di Napoli il 27 e 28 settembre: ” importante – sottolinea Colao – organizzare un metodo di lavoro sinergico che deve essere avviato tra i medici di medicina generale e gli specialisti di malattie rare endocrine. Il workshop include sessioni di approfondimento ed analisi delle malattie rare peer migliorare la conoscenza di tutti gli specifici aspetti per ottenere una diagnosi sempre più precoce ed un ottimizzazione dell’approccio terapeutico”.