Dai medici viene chiamata “la valvola dimenticata” perche’ operarla e’ piu’ rischioso e complesso, e per questo viene raramente trattata con la chirurgia tradizionale. Ma ora, grazie al lavoro dei ricercatori del Politecnico di Milano, si aprono nuove possibilita’ per la valvola cardiaca tricuspide, che collega l’atrio destro al ventricolo destro.
Il lavoro e’ stato svolto nell’ambito del progetto Horizon 2020 MusiCare, coordinato dal Politecnico in collaborazione con una equipe medica dell’ospedale Sacco e Abbott Vascular. Lo studio e’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology. Nel dettaglio “e’ stata dimostrata la fattibilita’ e l’efficacia di una innovativa riparazione valvolare percutanea effettuata a cuore battente utilizzando un catetere inseritodalla vena femorale”. L’intervento e’ particolarmente im portante perche’, spiega il Politecnico, “negli interventi per patologie del cuore sinistro i problemi valvola tricuspide, anche se presenti, non vengono trattati. Spesso pero’ e’ necessario un nuovo intervento mirato, con un altissimo tasso di mortalita’ del paziente, che va dal 25% al 35%”. Utilizzare la nuova tecnica, quindi, permetterebbe di intervenire al meglio sul paziente riducendo questa mortalita’.
Il Progetto MusiCare ha come obiettivo quello di “strutturare una rete di ricercatori in grado di sviluppare tecnologie
innovative in ambito cardiaco senza barriere tra universita’, aziende e clinica” e di formare giovani scienziati. Ha ricevuto un finanziamento di quasi 4 milioni di euro dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, e durera’ fino alla fine del 2018.