“Il rapporto tra proprietà, Città Metropolitana, ed Azienda, Ctp, è oramai in cortocircuito e i 700 lavoratori che responsabilmente fino a ieri hanno prestato servizio pur senza stipendio da 2 lunghissimi mesi e senza buoni pasto da addirittura 7 mesi sono l’agnello sacrificale, l’ostaggio, di questa situazione surreale fatta di ritardi, incapacità amministrativa e miopia politica”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Ermanno Russo.
“A nulla sono servite le interlocuzioni con la Regione su questa vertenza, Regione che – è bene precisarlo – nulla c’entra con il pagamento delle spettanze e con la gestione dell’Azienda, che è di proprietà dell’ex Provincia di Napoli. A nulla sono serviti i tavoli di questi mesi, tra cui uno molto partecipato presso la Commissione Trasporti del Consiglio regionale. A nulla è servita la disponibilità di 700 famiglie che hanno stretto i denti dinanzi al mancato pagamento degli stipendi per i loro familiari, perché di mezzo c’era un servizio pubblico da assicurare ai cittadini. La vicenda è tutta interna alla Città Metropolitana e alle dinamiche afferenti alla politica di Città Metropolitana”, prosegue Russo.
“È atroce tuttavia assistere inermi alla devastazione di un patrimonio di capitale umano di una grande famiglia quale è la Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli. Ci auguriamo che presto chi deve battere un colpo lo faccia e si ponga fine a questa triste pagina per il sistema del trasporto campano, per i cittadini e per i lavoratori”, conclude il vicepresidente Russo.