Covid con variante omicron super contagioso ma anche portatore di pochi o niente sintomi a migliaia di persone, che pero’ vengono trovate postive
all’ingresso all’Ospedale Cardarelli dove vanno per altre
patologie. E’ questa la nuova situazione che il piu’ grande
ospedale della Campania affonta con nuove stanze per chi ha il
virus: “Ci stiamo organizzando partendo da una premessa, questa
quarta ondata e’ diversa dalle altre, ha un’altissima
diffusibilita’ e un tempo di contagio spesso di soli tre giorni”.
Cosi’ Giuseppe Longo, direttore generale dell’ospedale, spiega
all’ANSA la nuova svolta impressa al Cardarelli che da due anni
ha degli spazi dedicati al covid, con le palazzine H ed M
dedicati a chi ha il virus, oltre ad altri posti nell’ex reparto
obi. “In tutto abbiamo 150 posti – spiega Corvino – ma solo oggi
abbiamo 180 positivi che quindi stanno gia’ sfruttando la nuova
organizzazione. Oltre ai 150 posti di prima abbiamo ricavato dei
letti dedicati al covid anche in altri reparti, sono stanze piu’
isolate, chiuse e con medici e infermieri che ci vanno con
l’abbigliamento di sicurezza”. Un’organizzazione che gia’ e’ in
pieno atto in un periodo in cui aumentano i pazienti positivi
all’arrivo: “Guardiamo il mondo – spiega Longo – in Francia
abbiamo mezzo milione di positivi al giorno, parliamo ormai di
popolazioni asinomatiche che ha delle sue patologie di base, un
cardiopatico, un malato cronico, che viene in ospedale per la
propria patologia, asintimatico al covid ma risulta positivo.
Questo crea saturazione dei posti letto dedicati. Per questo
abbiamo orgaizzato altri posti letto, cosapevoli che se
arriviamo a una nuova saturazione bisogna avvisare il 118 per la
rete ospedaliera regionale per le unita’ covid”. E sul covid sono
cambiati anche i sintomi come sottolinea Longo dall’esperienza
del suo ospedale: “Oggi su 180 pazienti positivi – spiega – sei
sono in terapia intensiva. Di cui quattro sono persone non
vaccinate e due sono vaccinati ma che hanno patologie per cui
sarebbero in terapia intensiva no covid, comunque. Questo fa
parte delle caratteristiche del nuovo virus, che fa spesso meno
sintomi ma si diffonde in poco tempo. Questo sta portando
cambiamenti, come quelli in Gran Bretagna, ma anche che il
servzio sanitario deve essere flessibile e mettere in atto
misure funzionali alle caratteristiche della variante,
rispettando le misure di prevenzione e sicurezza. Ma significa
anche una maggiore flessibilita’ di tutto il mondo esterno per
evitare che si fermino le attivita’ produttive. Lo vediamo per
chi sia a rischio, che magari e’ stato a contatto stretto con una
persona poi risultata positiva ma e’ un vaccinato con tre dosi,
in quel caso non deve fare il tampone e puo’ uscire, senza
quarantena, ma sempre con la mascherina ffp2. Sono i primi passi
a convivere con il covid”. E per convivere con il covid anche il
Cardarelli oltre a nuovi posti letto investe anche sul
personale: “Siamo nella fase di reclutamento di infermieri e
dirigenti medici – conferma Longo – per rafforzare la dotazione
di personale del Cardarelli visto che chi lavora per malati di
covid ha turni piu’ corti. Abbiamo in scadenza il 5 febbraio un
bando per venti infermieri, hanno risposto gia’ in 2.800: ma e’ un
bando a tempo determinato e prevede l’entrata in servizio
subito. Poi abbiamo un bando per 15 dirigenti medici, 5 per ogni
settore tra infettivologi, pneumologi e medici interni, in
questo caso hanno risposto finora in 12, di medici c’e’ carenza,
uno specialista si colloca in tempi rapidissimi”.