Dopo il primo giro di tamponi di ieri, il Napoli “avra’ le risposte oggi, poi venerdi’ avremo un
altro giro di tamponi, con risposte il sabato”, ha spiegato a
Radio Marte Mirone.
Il medico ha commentato anche la dicitura “debolmente
positivo” usata per il genoano Schone: “Fa un po’ discutere – ha
detto – questa dicitura, non abbiamo bene capito. I tamponi sono
estremamente precisi, e’ una situazione ambigua. C’e’ carica alta
e bassa ma il problema e’ evitare il positivo. Poi quello che
conta e’ il secondo tampone, almeno da noi e con la nostra
virologia. In questo caso per il Napoli sara’ quindi importante
il tampone di venerdi’ . Il laboratorio di Genova puo’ aver
sbagliato? Puo’ accadere come hanno detto anche i virologi, ma
anche il dubbio deve stimolare certezze, specie quando parliamo
di partite di calcio e atleti. Ecco perche’ e’ fondamentale il
doppio tampone a distanza ravvicinata”.
Sulla situazione del calcio e del rischio per i giocatori,
Mirone afferma. “A questo punto dovremmo metterli tutti in
quarantena e cosi’ non riparte il campionato. Il rischio e’ lo
stesso di chi riapre dal lockdown. O si interrompe il campionato
oppure si fanno lockdown mirati che pero’ distruggerebbero anche
l’economia calcio. Per il pubblico e’ evidente che aprire uno
stadio al 25% delle persone e’ una follia. I problemi sono
all’ingresso e all’uscita. Come si fanno a fermare 15.000 tifosi
davanti al San Paolo? Difendiamo il calcio e aprire gli stadi
non e’ la cosa giusta”.