La stagione influenzale e’ giunta al termine e per il secondo anno si conferma l’impatto della pandemia sui virus influenzali, la cui circolazione e’ stata
sporadica. Appena l’1,4% dei casi di sindromi simil-influenzali
registrati da inizio stagione e’ stato causato infatti dai virus
influenzali veri e propri; per il resto si e’ trattato di altri
agenti responsabili di infezioni respiratorie: per i bambini piu’
piccoli, in particolare, il virus respiratorio sinciziale, per
gli altri, soprattutto, SarsCov2.
L’ultimo rapporto della rete di sorveglianza epidemiologica
InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanita’ pubblicato oggi
decreta la fine del “periodo epidemico delle sindromi
simil-influenzali”. Con 171.500 nuovi casi registrati la scorsa
settimana, l’incidenza media nel Paese e’ scesa a 2,9 casi per
mille, un valore che si colloca al di sotto del livello basale
di 3,16 casi per mille. Complessivamente, dall’inizio della
stagione 4.104.700 di italiani sono finiti a letto a causa di
sindromi simil-influenzali, in particolare i bambini al di sotto
dei 5 anni, che fin dall’inizio della stagione hanno presentato
tassi piu’ che doppi rispetto al resto della popolazione.
Antonino Bella, responsabile della Sorveglianza
Epidemiologica Influnet dell’Istituto Superiore di Sanita’ ,
intervistato dall’ANSA, aiuta a leggere i dati della stagione
influenzale che si avvia alla conclusione. I numeri sono chiari:
dei circa 6.000 tamponi campione analizzati dai laboratori
afferenti alla rete di sorveglianza Influnet, solo 84, pari
all’1,4%, sono risultati positivi ai virus influenzali. “In una
stagione normale – dice Bella – sono in genere il 30-40%; in
alcuni casi addirittura la meta’ “.
Dopo la stagione 2020-2021, in cui non era stato isolato
nessun campione di virus influenzale, in quella attuale la
circolazione dei virus responsabili dell’influenza e’ stata
dunque di tipo sporadico. La stessa tendenza si sta osservando
in tutto l’emisfero settentrionale. Cio’ potrebbe rendere piu’
difficile il lavoro di aggiornamento del vaccino antinfluenzale
per la prossima stagione: la sua composizione, che verra’ decisa
sulla base delle caratteristiche dei virus circolati in questa
stagione, verra’ decretata nei prossimi giorni. “Anche se ci sono
stati pochi casi in ogni singolo Paese, l’Oms disporra’ di tutte
le informazioni necessarie per decide”, chiarisce Bella.
Comincia adesso la riflessione sulla prossima stagione: “La
bassa circolazione dei virus influenzali di questi ultimi due
anni e il conseguente calo dell’immunita’ nella popolazione
lascia aperti interrogativi su quale sara’ l’impatto
dell’influenza il prossimo anno. Questo interrogativo, a cui non
abbiamo ancora risposta, rimarca pero’ ancora una volta
l’importanza della vaccinazione”, conclude Bella.