Ci sara’ anche la Fagianeria del Real Bosco di Capodimonte tra le sedi vaccinali nella citta’ di
Napoli. Il Museo e Real Bosco partecipera’ alla campagna di
vaccinazione di massa dell’Asl Napoli 1 e della Regione
Campania. ”E’ necessario che in pochi mesi tutta la citta’ di
Napoli possa ricevere la somministrazione del vaccino. L’ASL
Napoli 1 Centro su preciso indirizzo del Governo regionale sta
lavorando per individuare sedi idonee – spiega il direttore
generale dell’Asl Napoli Ciro Verdoliva – a tal proposito il
Museo e Real Bosco di Capodimonte ha offerto la disponibilita’
della Fagianeria reale, antica Casa dei Fagiani Forestieri, uno
storico edificio nel centro del Bosco di Capodimonte. Questa
offerta e’ stata accolta e si sta gia’ lavorando per
l’allestimento per preparare un centro vaccinale che possa
garantire la somministrazione di almeno 1.000 vaccini al giorno.
E’ una grande occasione per far sentire, proprio in un momento
difficile, che la cultura e la storia della citta’ di Napoli puo’
essere protagonista anche per garantire salute”.
“Arginare il contagio da Coronavirus nel piu’ breve tempo
possibile con la vaccinazione di massa non solo e’ necessario me
e’ doveroso da parte di tutti. Ecco perche’ siamo lieti di offrire
gli ampi spazi del Real Bosco di Capodimonte per contribuire a
questa battaglia sanitaria” afferma il direttore del Museo e
Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger. La Fagianeria, con
i suoi 1.192 (RPT. 1.192) metri quadrati e un comodo accesso da
Porta Miano (capolinea del bus 3M che collega ogni 15 minuti il
Real Bosco con Mann e Catacombe di San Gennaro) offre spazi che
sono stati ritenuti idonei per garantire il distanziamento tra
i cittadini prima e dopo la vaccinazione. ”Il paesaggio in cui
e’ immerso l’edificio della Fagianeria con le praterie del Real
Bosco ci ricordera’ che l’unica cosa da cui non dobbiamo aver
paura di farci contagiare e’ l’arte e la bellezza, da sempre
formidabili strumenti di cura dell’anima”.La Fagianeria e’ detta
anche Casa dei Fagiani forestieri perche’ destinata alla schiusa
e al ricovero dei fagiani cinesi, americani e dei pavoni. La
caccia a questo volatile, una delle predilette da Carlo di
Borbone, era molto praticata nelle riserve reali.