Il quadro “sta cambiando, perche’ negli ospedali vediamo un aumento dei ricoveri tra i soggetti
piu’ giovani, rispetto al passato. L’eta’ media dei ricoveri e’ cioe’ scesa di almeno 20 anni rispetto
a prima e ci sono anche casi di eta’ ancora inferiore”. A
sottolinearlo e’ Massimo Andreoni, direttore scientifico della
Societa’ italiana di malattie infettive (Simit) e primario di
Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma, rilevando
come tale situazione possa essere attribuita al diffondersi
della variante inglese del virus SarsCov2.
“Nei ricoverati – spiega Andreoni – stiamo rilevando piu’
frequentemente proprio la variante inglese, che e’ quella che sta
determinando un aumento dei contagi nella fascia d’eta’ piu’
giovane”. Le terapie intensive, avverte, “si stanno di nuovo
riempendo ed il fattore dell’abbassamento dell’eta’ preoccupa
molto poiche’ cio’ potrebbe essere legato non solo ad una maggiore
trasmissibilita’ della variante inglese, ma anche ad una sua
maggiore virulenza e gravita’ , anche se questo aspetto va
confermato da ulteriori studi”. Al momento sappiamo pero’ ,
conferma Andreoni, che “i vaccini disponibili sono efficaci
contro la variante piu’ diffusa, appunto quella inglese, mentre
avrebbero una minore efficacia rispetto alle varianti brasiliana
e sudafricana, che hanno pero’ una diffusione ancora circoscritta
e limitata nel nostro Paese”. A fronte di tale situazione,
conclude dunque l’infettivologo, “e’ ancora piu’ urgente adottare
misure piu’ restrittive, poiche’ l’errore piu’ grande in questo
momento e’ lasciare circolare troppo il virus. Infatti, piu’ il
virus circola e piu’ si modifica”.