Più verifiche per il fine settimana. I controlli Troppa gente in giro, i timori del Viminale Si studia una stretta H dati di lunedì hanno registrato trasgressioni ridotte al minimo, ma il trend del secondo giorno preoccupa il ministero. C’è chi tra i giovanissimi non ha rinunciato a bere “shottini” pensando di poter tornare alla movida di una volta, ed è stato multato insieme con il titolare del locale che ha violato le regole. Chi, invece, è andato molto oltre le concessioni e si è fermato, senza mascherine, a bere caffè davanti al bar, chiacchierando con gli amici. Al secondo giorno della fase 2, i cittadini sembrano aver preso le misure sulla ritrovata libertà, e quello che si vede nelle strade, nei parchi, tra i viali, è troppa gente. Ma soprattutto troppa gente senza mascherine o protezioni di qualsiasi genere. Da qui la decisione del Viminale di puntare l’attenzione sugli esercizi commerciali, sulle attività dove l’assembramento può essere più facile. E di effettuare una possìbile stretta durante il week end, quando la voglia di fuga diventa più frequente. Con un occhio maggiore, aiutato dai droni, sulle aree giochi, dove già ieri, dimenticato ¡I rigore dei giorni precedenti, intere famigliole si confondevano tra loro giocando a bordo laghetto. “La semilibertà” tanto attesa dagli italiani, è partita con il piede giusto, ma c’è un rischio evidente che la tensione si allenti e che gli effetti negativi possano farsi sentire tra un paio di settimane. Dati alla mano, la prima giornata, quella del 4 maggio, conferma il trend annunciato: controlli sì, ma puntati prevalentemente sugli assembramenti o sulle situazioni a rischio. E comunque, cittadini rispettosi delle regole. I trasgressori denunciati dalle forze dell’ordine sono stati 3.800, pari all’l,5% dei controllati totali (258.170). Nella fase 1, dall’lt marzo al 3 maggio, la quota dei sanzionati era stata del 3,4%, quindi più del doppio. E domenica, ultimo giorno della prima fase, su un numero minore di controllati (221.409) si era registrata una più alta quantità di sanzionati (5.325). Cifre accolte con sollievo dal ministero dell’Interno, che attende comunque di vedere l’evoluzione delle denunce nei prossimi giorni per verificare se la disciplina continua a tenere. Agli italiani è stato chiesto buonsenso e autocontrollo, alle forze di polizia prudenza ed equilibrio nella valutazione dei singoli casi