La suddivisione delle attivita’ produttive a seconda del rischio contagio, associando a ciascun
codice Ateco una “classe di rischio integrato”: e’ questa una
delle prime griglie a cui, in queste ore, sta lavorando la task
force guidata da Vittorio Colao in vista delle riunioni plenarie
per la fase 2. Uno schema della tabella, che associa ad ogni
codice di attivita’ produttiva un rischio basso, medio o alto
ricordando se la stessa attivita’ e’ stata sospesa o meno a causa
dell’emergenza Covid, circola in queste ore nella maggioranza e
potrebbe essere una delle basi su cui il governo potrebbe
lavorare nei prossimi giorni.
La tabella, per ogni attivita’ produttiva, assegna una classe
di aggregazione sociale – in ordine numerico crescente – e una
classe di rischio integrato. Si va ad esempio dalle industrie
alimentari, che prevedono una classe di aggregazione sociale
pari a 1 e un codice di rischio integrato basso, al settore del
trasporto aereo, con un’aggregazione sociale pari a 3 e un
codice di rischio integrato alto. Tra le attivita’ con rischio
alto, nello schema di lavoro che e’ ancora ad fase transitoria,
c’e’ quella dell’assistenza sanitaria e quella dell’assistenza
sociale non residenziale. Rischio “medio-alto” per attivita’
riguardanti lotterie, giochi e scommesse mentre per le attivita’
di ristorazione, secondo la tabella, il rischio sarebbe
“medio-basso”. Non sempre ad un tasso di aggregazione sociale
alto corrisponde un rischio contagio elevato. Le attivita’
sportive, di intrattenimento o di divertimento presentano una
classe di aggregazione sociale pari a 4 (il massimo previsto) ma
una classe di rischio integrato “medio-basso”.