Due studi, uno sull’uso della clorochina contro il Covid-19 che ha contribuito alla
sospensione di diversi test clinici sul farmaco da parte
dell’Oms, e uno sull’utilizzo degli Ace inibitori nei pazienti
con il virus, “hanno sollevato dubbi scientifici”, e sono sotto
revisione. Lo scrivono Lancet e il New England Journal of
Medicine, che hanno recepito i dubbi espressi in una lettera da
oltre 180 scienziati di tutto il mondo.
Entrambe le ricerche si basano su un database di casi
raccolti in tutto il mondo della societa’ Surgisphere, e hanno
come primo autore Mandeep Mehra della Harvard Medical School. In
quello sull’idrossiclorochina, su 96mila pazienti, era emerso
che l’uso del farmaco aumenterebbe il rischio di morte, mentre
quello sugli Ace inibitori era arrivato alla conclusione che
l’utilizzo di queste terapie non aumenta la mortalita’ per Covid,
a differenza di quanto trovato da altre ricerche. In entrambi i
casi le riviste hanno chiesto un approfondimento sui dati agli
autori. “In 182 abbiamo firmato una lettera contro l’articolo su
Lancet, alla base della decisione di sospendere i trial clinici
su clorochina ed idrossiclorochina – commenta Enrico Bucci,
biologo e professore della Temple University, su Facebook -.Tra
i firmatari, vi sono persone che ritengono inefficaci quei
composti, ed altri che giurerebbero che funziona; vi sono poi
persone come il sottoscritto, che ritengono che si e’ fatto
troppo chiasso su quei composti, e che questo chiasso non deve
risalire fino a riviste prestigiose come Lancet, che devono
mantenere alta la guardia e non permettere la risalita di
cattiva scienza fin sulle loro pagine. Anche su Covid,
nonostante l’emergenza, devono usare standard alti di
integrita'”.