Dai gargarismi con la candeggina e bere alcol per prevenire il contagio, fino alla correlazione tra
epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Difficili da
distinguere tra milioni di informazioni, dall’inizio della
pandemia Covid di bufale e fake news ne sono state diffuse di
ogni tipo e, con il mutare del Sars-Cov-2, prendono ora sempre
piu’ di mira anche le varianti. Una tra queste e’ che le
vaccinazioni anti Covid possano generare le mutazioni. Questa
sbagliata opinione si e’ diffusa soprattutto in seguito alle
dichiarazioni di alcuni medici e ricercatori che hanno collegato
due fenomeni avvenuti in tempi ravvicinati: il fatto che di
varianti si e’ cominciato a parlare quando e’ iniziata la campagna
vaccinale.
A scovare e smentire questa fake e’ la rubrica ‘Dottore ma e’
vero che…?’ a cura della Federazione Nazionale degli Ordini
dei medici (Fnomceo). In realta’ , non e’ vero che le campagne
vaccinali possano indurre il virus a trovare nuovi modi per
sfuggire agli anticorpi, ma i vaccini da soli non possono
arginare un’ondata di infezione come quella in corso, almeno
fino a quando un’alta percentuale della popolazione non sara’
efficacemente protetta. A confermarlo un articolo pubblicato a
luglio sul New England Journal of medicine: “dato che varianti
capaci di eludere la risposta immunitaria sono emerse ben prima
che i vaccini fossero distribuiti su larga scala, e’ difficile
prendere in considerazione l’ipotesi che i vaccini siano stati
fattori importanti nel determinare questa capacita’ di evasione”.
La variante alfa, infatti, “e’ emersa in Inghilterra a settembre
2020, ben prima che i vaccini anti Sars-CoV-2 venissero
autorizzati. Le varianti beta e gamma, si sono selezionate in
Sud Africa e Brasile a fine 2020, quando il virus circolava in
maniera estesa in una popolazione non vaccinata”. La variante
delta, infine, e’ dilagata nella primavera del 2021 in India, “su
una popolazione vaccinata per non piu’ del 3%”.
Questa e’ solo l’ultima di una lunga serie di false
informazioni per smentire le quali il Ministero della Salute
dedica una pagina ad hoc in continuo aggiornamento. Una fra
tutte: “i vaccini anti Covid-19 non proteggono dalle varianti
del virus e quindi e’ inutile vaccinarsi”. In realta’ , chiarisce
il Ministero, “gli studi in corso indicano la protezione contro
la maggior parte delle varianti del virus dopo il completamento
del ciclo vaccinale anche se, verso alcune di queste,
l’efficacia della protezione puo’ essere piu’ bassa”. Altra
diffusa bufala e’ che “le mascherine non proteggono dalle nuove
varianti del virus”. Anche questo non e’ vero. Le mascherine sono
uno strumento che contrasta la diffusione delle varianti del
virus ma “proteggono in base alla loro capacita’ di filtraggio e
non ci sono attualmente evidenze che le varianti del virus
Sars-CoV-2 abbiano una diversa modalita’ di trasmissione”.
Per chiarire i dubbi sulle varianti, da come funziona il
monitoraggio a quali sono i test che possono individuarle, anche
l’Istituto Superiore di sanita’ (Iss) dedica al tema una sezione
di Faq apposita “Varianti del virus” sul portale web.