A Cura di Valentina Busiello: Il Professore Giulio Tarro, Scienziato di Fama Internazionale, Virologo, Presidente della Fondazione “Teresa e Luigi de Beaumont Bonelli” per le ricerche sul Cancro, e Chairman dell’Accademia Mondiale di Tecnologie Biomediche dell’UNESCO, responsabile del Comitato della Virosfera (la sfera dei virus), gli organismi presenti in maggior numero, nelle terre, acque e nell’aria. La Fondazione “Teresa e Luigi de Beaumont Bonelli” Professore Giulio Tarro, chi ha scoperto il Vaccino contro la poliomielite ? Il Professore Albert Bruce Sabin, medico e virologo statunitense, famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite. Sono stato il primo al suo laboratorio per la ricerca sugli antibiotici come antivirali, e poi chiaramente ho portato le conoscenze da noi in Italia, dove ho scoperto il “Male Oscuro” di Napoli che era legato al Virus Respiratorio Sinciziale, e quindi in particolare appunto alla bronchiolite dei bambini, che è un’infezione virale acuta che colpisce il sistema respiratorio dei bambini di età inferiore a 2 anni. Dopo un intervento di un giornalista che e’ stato in grado, diciamo cosi’a stimolarmi, ad interessarmi del problema che fortunatamente si e’ risolto in pochissimo da quando con l’avallo non solo dell’Istituto Pasteur di Parigi, (è una fondazione francese che si dedica allo studio della biologia, dei microorganismi, delle malattie e dei vaccini) con il Professore Edlinger che allora era il direttore. Avevo scoperto questo virus, ma soprattutto l’importanza era legata al fatto che ben 7 responsabili dell’OMS(Organizzazione Mondiale della Sanità ), erano venuti prima a Roma all’Istituto Superiore di sanita’, e poi ci siamo incontrati a Napoli per dirimere ogni dubbio ed avallare questa mia scoperta, sul Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), che ripeto, è un virus che causa infezioni dei polmoni e delle vie respiratorie, e’ così comune che la maggior parte dei bambini sono infettati con il virus a 1 o 2 anni di età. Professore Giulio Tarro, da buon Virologo di fama internazionale, tra i tanti virus che ci ha elencato, e sempre in tema di virus, ci spiega che cos’è questo Coronavirus ? E’ giusta la sua domanda, anche perche’ e’ di grande attualita’, nel senso che, e’ conosciuta per essere solo una famiglia di virus, che danno il raffreddore come la famiglia del Rhinovirus (è un genere di virus che penetra per via aerodiffusa localizzandosi e moltiplicandosi nelle mucose nasali, questo perché necessita di una temperatura più bassa di quella corporea per riprodursi), il problema pero’ e’ sorto all’inizio proprio di questo millennio. Nell’anno 2002-2003 c’è stata un’epidemia che e’ iniziata ad Hong Kong, gia’ allora appartenente alla Cina, in cui si è sviluppata proprio la SARS (sindrome acuta respiratoria severa), che si è risolta in 6 mesi, 8.000 pazienti contagiati, 774 morti, e con un 10 per cento di mortalita’. Parliamo in particolare della Cina, diciamo che e’ stato spesso anche perche’ poi si è visto da allora ad oggi, si e’ poi focalizzata la Ricerca, che in quella zona della Cina Meridionale anche Occidentale, un esempio “se uno va a vedere nei contadini e negli agricoltori, hanno il 3 per cento degli anticorpi per il Coronavirus”. Questo gia’ è una cosa importante, perche’ se noi andiamo, come sono stati fatti degli studi dei colleghi Cinesi, almeno una cinquantina di Coronavirus vengono isolati dall’intestino dei pipistrelli, poi chiaramente infettano greggi, altri animali, e dopo passa dall’uomo, che con il 3 per cento hanno gli anticorpi, vuol dire che e’ nota una malattia un po’ mite o non diagnosticata, ma sicuramente c’è stato questo rapporto con il virus. Quindi è presumibile che certe mutazioni, come e’ successo nel 2002-2003 possono portare a forme piu’ aggressive, come d’altra parte e’ successo nella SARS del Medio Oriente, che si chiama MERS, in cui ad un soggetto che si è ammalato e poi ha avuto un blocco renale ed e’ stato identificato un altro Coronavirus, come ci sono delle differenze con quelli gia’ misurati dai pipistrelli, sono a livello genetico questi studi. E cosi’ attualmente anche nell’ambito dello stesso nuovo Coronavirus, Covid 19 (I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS). In caso particolare, questo e’ piu’ vicino ai virus dei pipistrelli, gli originali che con la modofica della SARS e’ ancora piu’ distante da quello piu’ pericoloso della MERS, una malattia si puo’ dire a macchia di leopardo, c’è stata pure un epidemia nel 2015 in Corea del Sud, gli studi e gia’ la SARS precedente e la MERS hanno portato agli anticorpi monoclonali funzionanti. Nel 2004 si sono bloccate le infezioni negli animali, nei furetti. Noi sappiamo che un animale molto vicino era lo zibetto di allora, che è quello che avrebbe trasferito il virus dal pipistrello all’uomo, come ad oggi si è pensato prima ai serpenti e poi soprattutto si parla del pangolino. Quattro gruppi di Ricercatori Cinesi hanno sequenziato il genoma di 6 diversi virus che sono stati trovati molto simili al Coronavirus della SARS. Ricercatori del centro infettivologico di Berlino hanno sviluppato una nuova metodica per diagnosticare il nuovo coronavirus e l’OMS ne ha pubblicato le linee guida. Professore Giulio Tarro, un suo consiglio sulla protezione attuale da questo Coronavirus, a tutti i nostri Italiani ? Consigliamo di effettuare delle protezioni in maniera intelligente, perche’ non basta come e’ stato fatto di bloccare i voli per la Cina, se poi eventualmente si puo’ arrivare da altre vie. Ancora, bisognerebbe fare come gli Americani, che hanno ripristinato la cosiddetta quarantena federale che negli anni 60 era utilizzata per il vaiolo e quindi attualmente dal 2 febbraio c’è bisogno alla frontiera sapere per chi viene, quali sono stati i suoi contatti, ed in base a questo chiaramente si possono effettuare controlli di sicurezza maggiore. Professore, nei casi di un soggetto con piu’ patologie, questo Coronavirus puo’ causare il decesso del soggetto? Non per niente per l’influenza normale si suggerisce di vaccinare, in particolare i soggetti broncopatici, cardiopatici, nefropatici, epatopatici, diabetici, tutti questi purtroppo sono dei catalizzatori. Professore Tarro, ci spiega i virus influenzali, e quando sono di Gruppo A, B, e C, ci spiega il significato ? Questi virus che si sviluppano all’interno della gola sono la causa principale della faringite, fra questi, principalmente il virus del raffreddore Rhinovirus . Un altro agente virale responsabile del mal di gola è il virus di Epstein Barr, appartenente alla grande famiglia degli Herpes virus e causa della mononucleosi acuta che colpisce principalmente bambini e ragazzi. Per quando si parla di un virus di Gruppo A e B, ci si riferisce all’influenza, che c’ha addirittura dei sottotipi che sono A, B, e C, perche’ in particolare quello A causa le pandemie, dalla Spagnola del 1918 che ha causato piu’ vittime della Prima guerra mondiale, alla siatica del 1956 in cui esistevano gia’ gli antibiotici. Ancora e’ arrivata quella da Hong Kong intorno agli anni 60, e poi ci sono quelle di questo millennio, hanno cominciato con la aviaria prima, e la suina dopo. La prima influenza nel 1918 e’stata causata dal virus H1, N1, in particolare la neuraminidasi (appartenente alla classe delle idrolasi, che scinde il legame glicosidico tra un acido sialico, e uno zucchero nelle glicoproteine che costituiscono il muco, è detta anche sialidasi). La neuraminidasi è presente sulla superficie della membrana di numerosi organismi, nei virus influenzali di tipo A, in base a questo noi, poi li classifichiamo. Professore Tarro, cosa ci consiglia per non ammalarci ? Ovviamente i vaccini. Il vaccino varia anche di anno in anno, poi soprattutto abbiamo detto a livello di periodi storici, uno puo’ essere protetto, ma non e’ protetto dal nuovo virus che circola. E quindi generalmente da un uccello acquatico, si spande per tutto il mondo, parte sempre dalla Cina. Ovviamente il vaccino potrebbe anche essere incontrollato, potrebbe avere degli effetti collaterali, in cui e’ stato visto soprattutto per i vaccini che sono stati preparati contro l’influenza degli anni 70, negli Stati Uniti. Professore quanto è importante la Ricerca oggi? La Ricerca, ad oggi vista dal mio punto di osservazione, e’ quella che abbiamo accennato prima riguardante i gruppi in America per intravedere i virus responsabili dei tumori, e poi successivamente, utilizzando le metodiche della Virologia, noi abbiamo studiato in particolare con il Professore Augusto Pederzini di Mantova, proprio come Societa’ Italiana di immunoncologia, in un periodo in cui si rischiava di essere eretici, parlando di immunoterapia dei tumori. In America, non vi sono piu’ fondi per la chemioterapia, tutto il sostegno viene dato all’immunoterapia. Dopo la terapia chirurgica innanzitutto, quella radiante e quella chemioterapica, ma oggi abbiamo un’altra visione, tanto è vero che due anni addietro il Premio Nobel e’ stato dato a due Professori che si sono occupati di immunoterapia dei tumori, in particolare sul blocco dato dalle cellule tumorali nei riguardi delle cellule che producono anticorpi, sia umorali che cellulari, quindi diciamo che si parla ormai di anticorpi monoclonali, di sostanze prodotte da linfociti, c’è tutto un nuovo orizzonte che chiaramente ci fa’ molto sperare per la terapia. Proprio oggi viviamo di piu’ se non andiamo incontro ai tumori. Abbiamo maggiore longevita’, e quindi siamo piu’ soggetti alla trasformazione cellulare legata alla riduzione della sorveglianza immonologica per l’anzianita’. Attraverso la Ricerca c’è questa “speranza”di sconfiggere questa malattia dei tumori. Professore Tarro, lei e’ un illustre del Premio Guido Dorso di cui ha ricevuto la targa del Presidente della Repubblica, ce ne vuole parlare ? “In particolare, a parte i Premi, credo che quello che sia importante sono le vite che uno ha salvato “, questo è il Premio piu’ importante che esista. Il Premio Nobel, ci sono alcuni aspetti che poi diventa uno dei tanti traguardi che ci sono, sicuramente e’ sempre un mezzo non un fine, come mi ha insegnato il Professore Sabin, attualmente fare una Ricerca che abbia pero’ un senso umanitario, e deve essere obiettivita’ sulla praticita’. Sicuramente una medicina sociale, rivolta all’umanita’. Professore dove la troviamo nei prossimi convegni ? A breve parto per Israele, quindi successivamente ci sono dei convegni nell’Oriente che con la situazione attuale che abbiamo non so’ se riusciamo ad essere presenti. Sono un appassionato dei miei convegni in Cina, e’ una Nazione che per giunta ha una bella Rete intellettuale di Ricerca, molti sono Cinesi figli di Americani, quindi nelle Istituzioni, poi il Ricercatore viene riconosciuto per quello che fa’, c’è la meritocrazia che e’ quella che viene poco considerata in Italia. Il prossimo convegno che sara’ in Campania, vede la partecipazione dello scienziato, il Professore Norrby che edita il quarto volume sulla storia dei Nobel, per la genetica, per lo studio dei tumori, e quindi lui parlera’ di questo, al Castel Capuano di Napoli, in data il 16 aprile in mattina. A Parigi, dovrei andare nel mese di marzo, perche’ abbiamo un Meeting dell’Accademia Mondiale di Biotecnologie dell’UNESCO, e io sono Chairman della Virosfera, responsabile del Comitato della Virosfera ( la sfera dei virus), gli organismi presenti nel senso di numero, nelle terre, acque e nell’aria. Proprio di recente ho dovuto fare la monografia che mi ha suggerito, ed invitato il Professore Natale De Santo, per il bollettino Europeo dei Professori Emeriti.