L’Italia si prepara ad affrontare l’impatto autunnale del virus sugli ospedali. Con l’aumento
costante di ricoveri e terapie intensive, si avvicina il nuovo
Piano per l’efficientamento delle strutture e gli
approvvigionamenti di mascherine e altri dispositivi di
protezione destinati ai sanitari. Gia’ nelle prossime ore, per
scongiurare ‘possibili mancanze’, e’ previsto un incontro del
Comitato tecnico scientifico insieme ai dirigenti del ministero
della Salute, che hanno convocato il Commissario per
l’Emergenza, Domenico Arcuri. Lo scopo e’ di fare un punto della
situazione in previsione dell’aumento della pressione sulle
strutture ospedaliere: anche se al momento non ci sarebbero
criticita’ , con i nuovi numeri potrebbero cominciare a
scarseggiare le ffp2 e le ffp3, le mascherine piu’ protettive
utilizzate dai medici e dagli infermieri nelle strutture Covid.
Dai dati dell’ultimo bollettino, la crescita dei malati
ospedalizzati nelle terapie intensive ha raggiunto le 303
persone, sei in piu’ nelle ultime 24 ore, mentre nei reparti
ordinari sono 3.287, rispetto a ieri 82 in piu’ . E alcune
strutture gia’ si riorganizzano in vista dell’aumento di
pazienti.
L’ospedale di Crema e’ pronto ad aprire una dopo l’altra quattro
tensostrutture, dotate anche di riscaldamento e posti a sedere,
allestite come sale di attesa vicino all’ingresso per coloro che
aspettano di essere visitati in pronto soccorso o per coloro che
devono sottoporsi al tampone o essere vaccinati. L’ obiettivo e’
farsi trovare pronti in caso di un alto afflusso di persone in
pronto soccorso vista l’ipotesi di un riacutizzarsi della
pandemia, ma anche offrire un riparo riscaldato a chi attende
fuori da centro unico di prenotazione per effettuare il tampone,
o il vaccino o una visita nei poliambulatori.
Si innalza anche il livello dei controlli nelle Rsa, teatro
dei focolai delle prima fase dell’emergenza tra marzo e aprile e
che ora registrano – anche se con numeri diversi – nuovi contagi
al proprio interno. In diverse regioni, tra cui il Lazio, le Asl
stanno effeTtuando verifiche per il rispetto dei protocolli di
sicurezza nelle residenze socio-assistenziali e nelle case di
riposo. L’ultimo focolaio Covid in una Rsa e’ emerso in una
struttura a Sordevolo, nel Biellese. Al momento sono risultate
positive 46 persone: si tratta di 34 ospiti e 12 operatori
mentre si attendono gli esiti di ulteriori 20 tamponi degli
ospiti presenti.
Il tutto in attesa degli esiti della procedura di gara di
massima urgenza – indetta dal Commissario Arcuri – per
l’approvvigionamento di lavori e servizi tecnici destinati alle
strutture sanitarie impegnate per l’emergenza. Si punta al
rafforzamento e all’incremento delle terapie intensive,
all’aumento dei posti letto, alla ristrutturazione dei pronto
soccorso, ai percorsi separati negli ospedali. In tutto, sono
previsti 1.044 interventi, per un valore complessivo di oltre
713 milioni, che saranno eseguiti in 457 ospedali diversi.