Calano gli accessi in terapia intensiva per l’emergenza coronavirus. “Oggi per la prima volta c’è un dato molto importante, il numero di pazienti in terapia intensiva diminuisce. Questo consente ai nostri ospedali di respirare, è il primo valore negativo da quando abbiamo avviato la gestione dell’emergenza” ha detto in conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, ha spiegato che “dal 27 di marzo a oggi, quindi su arco di 9 giorni, siamo passati da più di 120 accessi alle terapie intensive a un saldo negativo di 74 soggetti, cioè abbiamo 74 malati che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto al numero di ieri. E abbiamo anche un numero di deceduti da 970 sempre del 27 marzo ai 680 attuali”.
“Ma ancora una volta – ha ribadito – valga il messaggio forte che questo non deve essere minimamente letto come il messaggio che abbiamo superato la fase critica e che il pericolo è scampato. Non abbiamo scampato nulla, questa è solo la dimostrazione che le misure sono servite per ridurre la diffusione epidemica, il numero di morti e di chi deve fare ricorso a terapie intensive”.
“Secondo uno studio attendibile almeno 30mila vite umane sono state salvate grazie alle misure adottate” ha detto Locatelli.
Quanto agli studi clinici, “da quando si è insediata la commissione tecnico scientifica, il 17 marzo, sono state valutate 53 proposte di studi clinici o di trial e 8 di questi studi sono stati approvati e conseguentemente dopo l’ottenimento dell’approvazione del comitato etico dello Spallanzani hanno iniziato reclutamento pazienti. Ci sono 9 studi che sono stati presentati nella giornata di ieri e saranno oggetto di rapida valutazione, per la quale sottolineo il ruolo importantissimo dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)”.
Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 88.274 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 124.632 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 27.220 in Lombardia, 12.523 in Emilia-Romagna, 9.693 in Piemonte, 9.093 in Veneto, 5.054 in Toscana, 3.497 nelle Marche, 3.106 nel Lazio, 2.894 in Liguria, 2.496 in Campania, 1.973 in Puglia, 1.726 in Sicilia, 1.753 nella Provincia autonoma di Trento, 1.336 in Friuli Venezia Giulia, 1.356 in Abruzzo, 1.201 nella Provincia autonoma di Bolzano, 927 in Umbria, 789 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 244 in Basilicata e 171in Molise.
Sono 20.996 le persone guarite. I deceduti sono 15.362, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.