Il rischio povertà in Campania diventa sempre una realtà. I segnali arrivano da più fronti e per le parti più deboli della nostra società le misure di contenimento del contagio iniziano a diventare insostenibili. il loro bisogno quasi con vergogna, gente che fino a un mese fa non avrebbe mai immaginato di precipitare in condizioni di miseria”.
Le stime Istat sul lavoro sommerso in Campania ci dicono che il 20% della forza lavoro è impiegata in nero, dunque circa 360mila unità su un totale di 1milione e 800mila regolari.
Numeri che mostrano l’esistenza di un esercito di persone che oggi sono in difficoltà economica seria visto che non riusciranno a procurarsi i beni di prima necessità.
A questi numeri vanno aggiunti quelli degli immigrati che oggi non hanno alcun modo per sbarcare il lunario. La fila davanti alla basilica del Carmine Maggiore a Napoli per 700 pasti caldi è l’immagine di una Campania in piena crisi economica.
Per i fondi che il Governo ha stanziato ci vorrà ancora tempo prima che si tramuteranno in aiuti concreti al reddito e a sopperire a questo vuoto ci sta pensando la solidarietà civile.