Dopo Napoli-Inter, a cui in tribuna stampa erano stati ammessi pochi “eletti’, anche la finale di Coppa Italia di stasera all’Olimpico tra Napoli e Juventus, diventa un evento ‘esclusivo’, una partita ‘a numero chiuso’. Così come per i club in campionato, anche per questo evento la Lega Serie A non chiarisce i criteri in base ai quali vengono concessi gli accrediti, mantenendo dunque la scelta in una sfera di piena arbitrarietà e tenendo fuori dall’Olimpico diversi giornalisti di testate regionali.Il tempo delle limitazioni al lavoro dei giornalisti – spiega il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna -on perché si voglia mettere in discussione il sacrosanto diritto, garantito dalla Costituzione. Ormai sono venute meno parecchie restrizioni. Se mille persone possono entrare in un anfiteatro, non si capisce perché non si possa concedere l’accredito a tutti i giornalisti. Non chiediamo di entrare tutti in tribuna stampa, ma ci sono soluzioni alternative che potrebbero essere prese in considerazione. La linea de!! Ordine dei giornalisti è questa: non un accredito di meno. Anche il pluralismo dell’informazione è un valore garantito dalia Costituzione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Odg Campania Ottavio Lucarelli: ”Anche la finale di Coppa Italia, come ¡a semifinale, vede centinaia di giornalisti esclusi e penalizzali in base a regole assurde che finiscono solo per privilegiare le testate maggiori e danneggiare l’informazione regionale. I.e ritengo scelte vergognose. Da domani saremo comunque al lavoro con il Calcio Napoli per esaminare soluzioni eque.