La doccia fredda arriva nel corso della conferenza stampa della vigilia della partita col Verona: “Kvaratskhelia ha confermato anche a me di aver chiesto di essere ceduto. Ho provato per sei mesi a farlo sentire al centro del progetto del Napoli e ho spinto il club a rinnovare il suo contratto. Ora mi fermo e provo una grande delusione”. Antonio Conte non nasconde l’amarezza nel confermare quello che era già nell’aria, e cioè la trattativa per l’addio della stella georgiana che ha chiesto al Napoli il via libera per trasferirsi al Paris Saint Germain, cui il club azzurro chiede 80 milioni di euro per liberarsi della sua stella già a gennaio. La trattativa va avanti spedita, i tifosi la guardano stupiti, arrendendosi all’addio di quella che, assieme ad Osimhen, è stata la stella del terzo scudetto e che ora è pronta a salutare, complice probabilmente uno stipendio da 1,5 milioni l’anno che cominciava ad andargli stretto e che a Parigi sarà molto più ricco. Strade che si allontanano all’improvviso e che il tecnico ora fa fatica ad accettare, specie considerando che quando firmò
con il Napoli accettò le partenze di Osimhen e Zielinski solo a
fronte della conferma proprio di Kvaratskhelia.
“Vedremo cosa accadrà – ha detto oggi Conte – ma io ora sono
fuori da questa situazione, deve sapere che io non mi sono più
messo in mezzo a niente, se dovesse rimanere dovrà dare il
100%”.
Il campo dice che l’allenatore ha ricostruito il Napoli che lo
scorso anno chiuse il girone d’andata a 28 punti, nono in
classifica, e quest’anno invece è a quota 44, capolista. Ma
Kvaratskhelia nei mesi è calato, lasciando spazio a Neres, il
nuovo fantasista che brilla per aggressività e velocità e che
sembra legare meglio con Lukaku. Le gerarchie sono cambiate ma
resta forte la consapevolezza del talento georgiano che domani
non sarà convocato col Verona: “Se va via – ha detto Conte –
perdiamo un calciatore importante. Kvara non è in partita con il
Verona domani”.
Il rimpianto di Conte è relativo anche al ruolo del Napoli che
resta un club visto come un approdo non definitivo per le stelle,
come già accaduto negli anni scorsi da Higuain a Osimhen: “Io mi
auguro – ha ricordato oggi Conte – che il Napoli non sia più
visto come club di passaggio, lo dissi anche in estate. Dobbiamo
costruire un club da orgoglio, essere una società di passaggio
non è nei miei obiettivi e non lo sarà mai, a buon intenditor
poche parole”. Parole che sembrano rivolte anche al presidente De
Laurentiis che avrebbe dato l’ok da Los Angeles alla trattativa
col Psg.
Ora Conte guarda al mercato consapevole delle difficoltà: “Non
è facile il mercato di gennaio – sottolinea – e dobbiamo
prenderci le responsabilità sapendo quale è il nostro budget e il
monte stipendi. Per rimanere tra le prime serve essere attraenti
anche per i calciatori”. Domani, intanto, torna a parlare il
campo: con Kvaratskhelia contro il Verona sarà out anche Olivera
a causa di un problema muscolare: “I ragazzi lo sanno – chiude
Conte – che non concedo mai alibi. Domani, come fatto a Firenze
senza Kvara, Politano e Buongiorno, ho detto che giocheremo
agguerriti”.