Dall’alimentazione ai vaccini, guardando al domani tra crisi demografica, sostenibilita’
economica e prevenzione; il congresso annuale della Federazione
Italia dei Medici Pediatri (FIMP) vede impegnati in questi
giorni a Napoli i pediatri di libera scelta e i piu’ importanti
attori istituzionali su temi centrali per la salute dei piccoli
pazienti. «Proprio dai problemi con i quali ci dobbiamo
confrontare quotidianamente – spiega il vice presidente
nazionale FIMP Antonio D’Avino – abbiamo tratto ispirazione per
selezionare le tematiche oggetto di discussione. Il congresso ci
aiuta ad approfondire da un punto di vista scientifico, ma con
l’attenzione sempre rivolta alla pratica clinica, gli aspetti
fondamentali della nutrizione del bambino; senza mai perdere di
vista anche le problematiche legate alle patologie piu’ diffuse,
come la celiachia, le malattie infiammatorie croniche
intestinali, la diarrea e la stipsi. Abbiamo inoltre scelto di
dedicare uno spazio importante anche alle problematiche
endocrinologiche».
Altra tematica centrale in questi giorni di congresso, e non
poteva che essere cosi’ , e’ la pratica vaccinale. «Mai come oggi –
spiega Giannamaria Vallefuoco, segretario regionale FIMP –
questo settore e’ di grande interesse e attualita’ , dovendo
guardare a quelle che sono le strategie vaccinali, soprattutto
per le fasce di bambini piu’ grandi, in relazione a meningo B,
meningo C e HPV». Al Centro Congressi della Federico II di
Napoli, questo il luogo dell’incontro dei pediatri di libera
scelta della FIMP, si e’ molto discusso anche di tematiche
allergo-pneumologiche e di asma. Nonche’ di argomenti e di
problemi che i genitori sono costretti ad affrontare spessissimo
e che sono causa di grandi ansie, come febbre, cute sensibile,
dolore o problematiche ambientali.
Un focus di particolare interesse e’ stato quello sul
neurosviluppo, settore in cui i pediatri saranno sempre piu’
coinvolti quali sentinelle del territorio. Non e’ mancato un
dibattito sulla funzione dell’assistenza pediatrica che ha messo
in luce il fondamentale lavoro svolto dai pediatri di famiglia,
anche e soprattutto in questi ultimi anni di pandemia. Tra i
relatori di una delle tavole rotonde, il presidente dell’Ordine
dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, che ha messo in luce
eccellenze della professione e carenze di programmazione della
politica. Se infatti da un lato la pediatria di libera scelta e’
capillarmente presente sul territorio con centinaia e centinaia
di studi, per contro la pediatria ospedaliera soffre di gravi
carenze. In ambito ospedaliero «i pediatri sono molto pochi –
dice Zuccarelli – nonostante espletino una funzione
importantissima. Proprio in questi giorni molto si e’ parlato e
si parla di vaccino antinfluenzale per i bambini. Su questi temi
serve una grande preparazione e specializzazione, competenze che
sono pienamente espresse dalla nostra pediatria, che pero’ – ha
ribadito Zuccarelli – in ambito ospedaliero soffre di carenze
di personale ormai croniche a causa di una pessima
programmazione nelle specializzazioni e nel numero di borse di
studio messe al bando negli ultimi 10 anni». Al di la’ delle
carenze di organico, Zuccarelli ha sottolineato come la
pediatria nel suo complesso sia capace di esprimere grandissime
professionalita’ . «La sanita’ pubblica non puo’ prescindere dalla
loro funzione e dal loro ruolo. L’Italia ha nella realta’
pediatrica una perla della sanita’ , con professionisti integrati
nei percorsi di salute che garantiscono una presa in carico dei
pazienti con specificita’ molto particolari quali sono i bambini.
Un bene che dobbiamo tutelare e sostenere».