Sono fiducioso nell’esito del secondo ricorso che ho presentato. Mi aspetto che i voti in quei seggi contestati vengano annullati. Non mi interessano guerre interne. Io sono qui per vincere”. Così Antonio Bassolino ha parlato al Teatro Augusteo, dove aveva dato a tutti appuntamento nei giorni scorsi per questa mattina. Nessun annuncio di una candidatura autonoma, ma messaggi chiari al Partito Democratico.
“Qui oggi siamo in tanti. Altro che fedelissimi. In questo teatro ci sono tanti mondi della città. Numericamente qui siamo più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli – ha esordito l’ex Governatore della Campania – . Qualcuno ha parlato di guerra interna, ma bisogna saper pesare le parole. Le parole sono pietre. A me non interessano guerre intestine. L’unica vera guerra civile che dobbiamo combattere è quella contro la camorra. Se sono sceso in campo è per un atto d’amore verso la città, non mi interessano divisioni e rese dei conti. Lo ritenevo un dovere, dopo aver molto sofferto, spesso da solo. Poi nei mesi scorsi c’è stata una spinta verso di me, da tante persone”.
Bassolino entra poi nel vivo della questione, parlando di ciò che è accaduto domenica scorsa, in occasione delle Primarie: “Abbiamo vinto moralmente, politicamente e, se si dice la verità su quei seggi, anche numericamente. Mi sarei aspettato, ingenuamente, che squillasse il telefono. Che qualche persona importante mi chiamasse, da Napoli o da Roma. Anche solo per dirmi ‘Grazie Antonio, hai dato un contributo a far vivere la politica’. Invece niente, nè domenica, nè lunedì. Così come era accaduto quando sono stato assolto con formula piena. Ora attendo fiducioso l’esito del ricorso e che i voti in quei seggi contestati vengano annullati. L’Italia delle Primarie non è quella dei codicilli. Io chiedo trasparenza e legalità. Non può esserci un colpo di spugna. Finora ci hanno risposto con sentenze preconfezionate. Mi aspetto che i vertici del partito intervengano dopo quanto accaduto. Questa vicenda va oltre Napoli. Questa offesa nei confronti di chi è andato a votare va cancellata. E’ un’occasione straordinaria, quella di ribaltare l’autogol di questi giorni ed evitare un nuovo suicidio per il Partito Democratico”.
“A chi mi chiede cosa farò – ha proseguito Bassolino – gli rispondo che io combatto per vincere, sempre. Non sono come altri abituati a perdere. Se sono qua è perché sono convinto di vincere. Se non ci fermano, io posso farlo. Non mi interessa far perdere il Pd. In questa campagna delle Primarie ho cercato di fare la mia parte, mentre tutto era teso a fermare Antonio Bassolino. Io voglio ascoltare di nuovo la città per vedere se a sinistra e nel Pd c’è ancora un sussulto di onestà e verità. La politica non è solo potere, è anche testa e cuore, è girare nei quartieri e ascoltare le persone”.