Corciulo: L’azione di responsabilità rappresenta un evento grave con conseguenze dannose”
Di Lauro: “Occorre essere preparati come ausiliari del giudice e consulenti aziendali”
Alle già considerevoli responsabilità del collegio sindacale e dei revisori, si sono aggiunti nuovi obblighi con l’introduzione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. In particolare, il collegio sindacale è incaricato di verificare, soprattutto nell’ambito della composizione negoziata della crisi, l’esistenza di eventuali presupposti di crisi e, in caso affermativo, di sollecitare l’amministratore o gli amministratori ad adottare i provvedimenti necessari. Inoltre, il collegio è tenuto a monitorare e supervisionare l’intero processo di composizione negoziata. È importante sottolineare che una disposizione di legge, già approvata dalla Camera, limita la responsabilità del collegio sindacale a un multiplo del proprio emolumento. Questo rappresenta un notevole vantaggio per i sindaci, poiché possono stipulare polizze assicurative per un valore corrispondente a tale multiplo, garantendo così maggiore serenità di fronte a eventuali azioni di responsabilità promosse da terzi o dai giudici”.
Lo ha detto Eraldo Turi, presidente Odcec Napoli aprendo i lavori del convegno “Il giudizio di responsabilità nei confronti degli organi di società di capitali nella crisi d’impresa e nel cc.ii.” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, svoltosi nella sede dei commercialisti partenopei in piazza dei Martiri.
Sulle criticità della norma si è espresso Maurizio Corciulo, consigliere delegato dell’Odcec Napoli: “L’azione di responsabilità verso amministratori, sindaci e revisori assume una nuova dimensione in ragione dell’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa, che richiede da parte degli organi sociali una costante attività di monitoraggio della condizione aziendale ed una pronta reazione utilizzando gli strumenti disponibili messi a disposizione dalla legge. L’azione di responsabilità rappresenta un evento estremamente grave, con conseguenze dannose sia per l’imprenditore che per il professionista incaricato del controllo aziendale. Da un lato, vi è un danno economico legato alla responsabilità risarcitoria; dall’altro, vi è un danno d’immagine, che per un professionista può essere altrettanto significativo”.
L’importanza del ruolo del commercialista è stata evidenziata da Lucia Di Lauro, consigliere delegato dell’Ordine partenopeo: “Il tema della responsabilità, per noi professionisti, è estremamente delicato, poiché rivestiamo un ruolo cruciale sia come consulenti aziendali che come organi di revisione nelle società. È importante sottolineare, inoltre, il nostro ruolo di ausiliari del giudice, nonché quello di soggetti legittimati a promuovere azioni di responsabilità. Questa duplice funzione ci impone di prestare particolare attenzione e di essere altamente preparati nello svolgimento delle nostre attività”.
I lavori, moderati da Ciro Esposito (presidente della Commissione Diritto della Crisi d’Impresa dell’Odcec di Napoli), sono stati introdotti da Angelo Spirito (già presidente III Sezione Civile della Corte di Cassazione), Carmine Foreste (presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli) e Immacolata Vasaturo (comitato scientifico della Commissione Diritto della Crisi di impresa).
Le relazioni sono state affidate a Paolo Celentano, presidente di Sezione della Corte d’Appello di Napoli (la responsabilità per l’esecuzione di pagamenti preferenziali); Eduardo Campese, Consigliere della Corte di Cassazione (La determinazione del danno: dalle Sezioni Unite al terzo comma dell’art. 2486 c.c.); Stanislao De Matteis, sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione (La scelta dello strumento di gestione in caso di crisi in rapporto alla regola della business judgement rule); Livia De Gennaro, Magistrato della II sezione fallimentare del Tribunale di Napoli (Gli adeguati assetti e la responsabilità degli amministratori), Paolo Piscitello, professore ordinario di Diritto Commerciale all’Università Federico II di Napoli (Responsabilità degli amministratori, efficienza della gestione e tutela del mercato), Nicola Rascio, professore ordinario di Diritto Processuale Civile all’Università Federico II di Napoli (La sentenza e l’impugnazione nell’ambito dell’azione di responsabilità); Stefania Serafini, professore associato di Diritto Commerciale all’Università Federico II di Napoli (Vecchi e nuovi problemi dell’azione di responsabilità esercitata dai creditori sociali).
Nel corso dell’evento è stato presentato il volume di Giuseppe Dongiacomo,“Il giudizio di responsabilità nei confronti degli amministratori di società di capitali ”, II edizione Giuffré editore, 2024.