Tragica domenica di Ognissanti parte da Raimondo, che di mestiere fa il pizzaiolo a Castellammare: sua moglie è stata al capezzale del padre durante le ultime ore di vita, tra le mani un cellulare da cui partivano telefonate senza risposta. Chiama subito i soccorsi. II 118 non risponderà mai alle telefonate, che diventeranno una costante fino al primo pomeriggio. Disperata e con un telefono che continua a squillare a vuoto, la donna chiama le figlie dell’uomo che arrivano poco dopo mezzogiorno a casa del padre. Il supporto non servirà, e quel telefono continua a squillare a vuoto. «Verso l’una arrivo anche io a casa di mio suocero racconta Raimondo – è quasi in coma e dopo poco, visto che non riuscivamo ad avere contatti, decido di andare di persona alla centrale del 118 ha reclutato un autista fuori alla centrale e un’ambulanza ferma in manutenzione. Un gesto ammirevole, ma quando siamo arrivati a casa hanno provato a rianimarlo come potevano, ma non avevano i mezzi per assisterlo tantomeno c’era un medico in grado di aiutare mio suocero.