Il Napoli di Benitez ora fa sul serio. A Verona contro il Chievo trova la terza vittoria di fila in campionato, ed adesso la Roma è nel mirino: 4 punti separano i biancocelesti dal secondo posto. Sul successo del Bentegodi mette la firma anche Manolo Gabbiadini, alla prima rete con il Napoli, autore del 2-1 che fissa il punteggio finale, dopo l’1-1 frutto di un’autorete del gialloblù Cesar e di un quasi-autogol di Rafael che respinge su Pellissier. Non una pratica semplice quella dei partenopei a Verona, perché il Chievo di Maran è stato tutt’altro che arrendevole; fino alla fine ha provato a riportare la gara in parità. Ma i tre punti sono meritati per Higuain e compagni, che finalmente non sprecano le occasioni di rimonta gentilmente offerte dai giallorossi di Garcia. Il Bentegodi, tra l’altro, porta bene a Gabbiadini: l’ex doriano aveva gia’ realizzato una rete nel successo esterno della Sampdoria contro il Verona, e oggi ha concesso il bis con la maglia biancoceleste. Decisivo nel vantaggio del Napoli quando imbeccato da Higuain ha costretto alla respinta alla bene meglio Bizzarri, con palla carambolata sul volto di Cesar ed infine in rete, fondamentale 2-1 decisivo, con sinistro chirurgico al 16′ della ripresa che ha lasciato esterrefatta la difesa di casa, e con un pugno di mosche in mano il Chievo. I gialloblù sono stati ancora una volta battaglieri e combattivi per tutti i 90′, ma ciononostante incassano la terza sconfitta consecutiva. Il Napoli ha saputo sfruttare al meglio la buona intesa tra Higuain e Gabbiadini, su cui la squadra di Benitez ha costruito la vittoria di Verona. Non possono invece rassicurare ‘Rafa’ le molte e preoccupanti amnesie del reparto difensivo, dalle quali è arrivato anche il momentaneo pareggio veronese al 24′ del primo tempo: ‘papera’ del portiere Rafael, non aiutato nell’uscita da Britos, palla che carambola su Pellessier e infine va in rete. Ma a sistemare tutto ci ha pensato nel secondo tempo Gabbiadini. Dopo il suo gol il Napoli poteva avere il match in mano, ma colpevolmente non ha mai chiuso la gara col terzo gol, sciupando soprattutto con DeGuzman e Higuain, lasciando al Chievo la speranza di pareggiare fino alla fine. In avvio, Maran aveva sorpreso Benitez schierando Schelotto esterno destro di difesa e la coppia Pellissier-Paloschi. Rafa aveva scelto invece di affidarsi a Martens e Jorginho, escludendo così Callejon e Hamsik. La partenza e’ bella, le squadre non sembrano fare calcoli. Il Napoli trova il vantaggio con pizzico di fortuna. Bella palla filtrante di Higuain per Gabbiadini, Bizzarri alla disperata respinge, ma la palla carambola addosso a Cesar e schizza in rete. Fortuna che in qualche misura si bilancia di li a poco. Traversone di Hetemaj, esce con i pugni Rafael, ma respinge proprio sul corpo di Pellissier con la sfera che carambola in rete. Nella ripresa il copione non muta. Le squadre attaccano, si cerca piu’ il guizzo risolutivo che l’amministrazione di palla e risultato. E il lampo e’ firmato ancora dal Napoli. Ficcante ripartenza dei partenopei con Strinic che salta Schelotto e serve Gabbiadini, bravo a girarsi sul sinistro e battere Bizzarri a fil di palo. Il Chievo prova a reagire con le ultime forze, il Napoli sfiora ripetutamente il tris, e comunque ha il merito di portare a casa tre punti fondamentali per la rincorsa al secondo posto