A cura di Teresa Lucianelli
Turisti e visitatori provenienti da ogni dove al Carnevale Irpino, ancora più coinvolgente e seguito, che trova in quella di Castelvetere una delle sue massime espressioni, tra le più apprezzate in Italia anche dal punto di vista artistico
500 maschere e spettacolari carri, tra questi molto atteso quello dedicato a Trump. Quest’anno grande novità con il programma itinerante del “Princeps” in giro per l’Italia. Il gran Carnevale Irpino dà appuntamento ai suoi estimatori a Castelvetere sul Calore per tre giorni più che mai coinvolgenti e spettacolari: domenica 26 e martedì 28 febbraio ed infine domenica 5 marzo, col gran finale della Morte di Carnevale.
Circa 500 maschere della tradizione sfileranno in allegria, danze e musica tradizionali del Carnevale animeranno le strade del caratteristico centro irpino dove si esibiranno vari artisti dell’Irpinia.
La principale novità di quest’anno è costituita dalla unione delle varie testimonianze carnascialesche dell’Irpinia in un grande ed unico patrimonio culturale territoriale, sotto il marchio del “Carnevale Princeps Irpino” (Princeps era un eletto del popolo nel Medioevo).
Si punta a costituire un movimento turistico-culturale. In tal modo ogni comunità che partecipa all’evento può vivere poi nel proprio centro il suo carnevale. Nei vari comuni irpini vengono accorpati i gruppi in maschera dei vari territori, cosi da realizzare un Carnevale itinerante che promuova le antiche tradizioni anche fuori della Campania, rilanci la destinazione della zona e favorisca la destagionalizzazione del turismo, catturando l’attenzione e creando di fatto reddito.
Portare il Carnevale Princeps in giro per l’Italia, oltre che in Irpinia, è un modo per far conoscere la cultura della zona e promuovere un’operazione tesa ad avere un ritorno turistico. Infatti, Princeps è l’espressione di tanti carnevali tradizionali d’Irpinia ed è un cartellone di eventi con i quali si punta a mantenere vivo l’interesse collettivo sul Carnevale. In questo modo favorire il turismo legato al Carnevale storico, che vede tutta la comunità impegnata nei giorni dell’evento vero e proprio.
Già dai primi di febbraio in giro per l’Italia si sono tenute varie manifestazioni: il Carnevale di Montemarano, di Castelveterese, Zeza di Mercogliano, Mascarata di Serino, Zeza di Capriglia Irpina e ‘O ballo ‘ndreccio di Forino.
Prima tappa a Perugia, a Villa Taticchi, poi ai Musei Capitolini e al Parco della Musica di Roma per l’esibizione di 250 figuranti per “La Tarantella del Carnevale”, ideata dal musicista ed etnomusicologo italiano, Ambrogio Sparagna, per l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica con il Coro popolare diretto da Anna Rita Colaianni.
Quindi, a Forino e di seguito a Montemarano ed a Castelvetere appunto, per l’inaugurazione di due Musei del Carnevale Irpino.
L’ambizioso obiettivo è quello di valorizzare i molteplici aspetti del Carnevale – puntando sull’associazionismo legato alle tradizioni e al patrimonio culturale di un territorio – e la sua tradizione spontanea che costituisce un autentico tesoro, tutelando le sue varie espressioni, centro per centro e presentando ogni anno un ricco ed articolato programma, sull’esempio di Viareggio dove dura un mese e mezzo e racchiude molti appuntamenti differenziati.
Dall’unione di diverse espressioni culturali, attraverso la collaborazione e la condivisione, nascono iniziative di grande rilievo che possono varcare i confini locali, promuovendo una terra antica e le sue spettacolari ma poco conosciute tradizioni, dense di significati e di memoria storica.
Quest’anno, animeranno i giorni di festa i carri: innanzitutto l’attesissimo American Party, ispirato al presidente USA Trump; In viaggio…per la ricerca; Musica e psiche; Mille braccia per l’Italia; Omaggio a Venezia; Il grande Mazinga. Gruppi di ballo: Dory cerca Nemo; Profumo d’Oriente; Rondo veneziano; Pulecenella… e tanto altro ancora.
Stand gastronomici invitano alle degustazioni mentre i tre caratteristici ristoranti locali propongono i piatti tipici con in testa l’irrinunciabile lasagna, ricca e sugosa, a base di genuinità territoriali, nel pieno rispetto della tradizione. A partire da Giovanna, accogliente ritrovo dei buongustai più golosi ed esigenti, continuando con Miliuccio e
Taverna Santa Lucia.
Come ricordano il sindaco Giovanni Remigio Romano ed il presidente della proloco Raffaele Limone, a Castelvetere sul Calore il Carnevale rappresenta una tradizione molto antica, difesa e radicata. Risale al 1683, all’epoca delle rivalità artigianali dei due agglomerati del Castello e della Pianura che, dopo la seconda guerra mondiale, assunsero poi il nome di piazza e via Roma. La prima fazione, ovvero il Centro storico del Paese, era composta da famiglie che da generazioni erano castelveteresi; mentre la seconda, che prende il nome dalla via che unisce le varie zone artigianali, era invece abitata dalle famiglie migrate dai paesi vicini. La divisione aveva dunque origini di tipo migratorio.
Le individualità artigianali, sollecitate dalla volontà goliardica di prendere in giro i personaggi di spicco della fazione avversaria, venivano a confrontarsi proprio nel Carnevale anche attraverso una satira feroce, che poteva pure sfociare in scontri fisici.
I caratteristici carri, tuttora onore e vanti del paese, venivano costruiti in luoghi segreti, e coperti da assoluto riserbo erano i soggetti ai quali si ispiravano, in modo da evitare che la controparte potesse rispondere con un altro carro allegorico alla goliardica e spesso pesante ironia di quello costruito con tanta cura meticolosa.
Nel secolo scorso, il Carnevale castelveterese ha toccato l’acme tra gli anni ’60 e ’70: insieme ai tradizionali carri allegorici, simbolo del Carnevale di Castelvetere, si costituivano pure numerosi gruppi mascherati, nei quali si ritrovavano cittadini appartenenti a varie fasce di età. Tra questi, il gruppo delle pacchiane, composto da ultrasessantenni; quello dei giovani, dei bambini, e di seguito tutti gli altri. Man mano, è andata crescendo la qualità dei carri allegorici, sempre più belli ed imponenti, e quella dei balletti e dei costumi.
Con la fondazione delle Pro Loco, dopo gli anni ’70, si è fatto in modo da unire le due fazioni e si è creato un unico gruppo carnevalesco.
Si sono così piano piano anche spente le ostilità tra le due opposte fazioni e così sono scemate le provocazioni di un tempo e si è passati ad indirizzare la pungente satira verso i politici nazionali ed internazionali. Denominatore comune con il passato è rimasto il desiderio di divertirsi tutti insieme e il piacere di offrire al pubblico uno spettacolo curato anche nei dettagli, particolare questo che fa la differenza e pone il Carnevale di Castelvetere tra i più apprezzati.
La tarantella, il cui gruppo mascherato non manca mai in ogni edizione del Carnevale, rappresenta una significativa testimonianza del passato che continua. Alla fine della consueta e variopinta sfilata, tutti i gruppi insieme agli spettatori, si riuniscono nella piazza principale di Castelvetere, dove si scatenano in questo antico e coinvolgente ballo, tipico della zona.
La variopinta kermesse si svolge da sempre la domenica ed il successivo martedì grasso ed è caratterizzata da sfilate per le principali strade cittadine di gruppi mascherati, balletti folcloristici e coloratissimi carri allegorici in cartapesta. Il Carnevale di Castelvetere sul Calore è tra i più artistici e tra i più rinomati Carnevali d’Irpinia e della Regione Campania, oltre che del Sud, e costituisce una valida testimonianza di una usanza ultrasecolare.
Ecco il programma dettagliato delle giornate:
Domenica 26 febbraio
Ore 11,00 Apertura Museo del Carnevale
Ore 14,00 Sfilata Carri Allegorici e Gruppi di Balli. Ospiti: “A ritmo di Tarantella”
Ore 19,00 Si balla con le Maschere in Piazza Monumento
Martedì 28 febbraio
Ore 14,30 Sfilata Carri Allegorici e Gruppi di ballo
Ore 19,00 Si balla con le Maschere in Piazza Monumento
Domenica 5 marzo
Ore 14,00 Ultima sfilata Carri Allegorici e Gruppi di Ballo
Ore 17,30 Celebrazione Carnevale Morto
Ore 18,30 Estrazione Premi della Lotteria
Ore 19,30 Si balla con le Maschere in Piazza Monumento