I clan camorristici dietro la gestione dei servizi di onoranze funebri a Castellammare di Stabia (Napoli) attraverso ”il consolidamento ed il mantenimento di una gestione monopolistica, tale da impedire l’ingresso ad altre imprese concorrenti presenti sullo stesso territorio o su territori limitrofi”. E’ quanto hanno appurato gli inquirenti svelando un legame tra Alfonso Cesarano, gia’ coinvolto in precedenti indagini, e i clan camorristici, rilevando l’ingerenza della criminalita’ organizzata stabiese anche nel settore dei servizi funebri, fino a fare emergere l’esistenza di taciti accordi tra le imprese di onoranze funebri operanti sul territorio al fine di determinare vere e proprie ”competenze territoriali”, dalle quali non era possibile sconfinare per non alterare gli equilibri imposti dall’organizzazione criminale. I carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia cautelare in carcere e ai domiciliari emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di sei persone: oltre ad Alfonso Cesarano, coinvolti Saturno Cesarano, Alfonso Cesarano (classe 1957, un anno piu’ grande dell’omonimo arrestato), Giulio Cesarano, Catello Cesarano e Michele Cioffi. Sono tutti accusati a vario titolo di concorso nel trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante dell’aver commesso il fatto per agevolare il clan D’Alessandro, avvalendosi anche della forza intimidatrice dell’organizzazione.