Operata di colecisti, una donna di 71 anni di Mariglianella (Napoli) è morta due settimane dopo per intossicazione da farmaci. Ora la procura di Nola ha aperto un’indagine e la salma della signora è stata sequestrata. Del presunto caso di malasanità riferisce oggi Il Mattino. La donna era stata operata con successo in anestesia totale lo scorso 24 settembre nella clinica Villa dei Fiori di Acerra (Napoli) e dimessa quattro giorni dopo. Qui emergono i problemi. La famiglia sostiene infatti che le dimissioni sarebbero avvenute contro il loro parere. Tornata a casa, dopo qualche giorno la signora si è sentita male. Ricoverata nuovamente in clinica d’urgenza è stata spostata in tre reparti fino a spirare in Rianimazione giovedì scorso. Secondo quanto affermato dal suo medico curante, la signora sarebbe morta a causa di una intossicazione da farmaci. La donna, infatti, assumeva da anni psicofarmaci a causa di un disturbo psichiatrico bipolare e pertanto aveva nel suo corpo notevoli quantità di litio. Tesi avvalorata dallo stesso direttore sanitario della struttura, Silvio Capizzi: “La signora – spiega al Mattino – è giunta qui da noi con una colecistite acuta. Ma l’operazione è riuscita perfettamente. Poi si è aggravata per un problema epatico, metabolico, uno scompenso epato-renale. Era una donna che assumeva litio per sindromi psichiatriche da quarant’anni. Purtroppo il litio interagisce con tanti farmaci, anche con l’anestesia”. Emerge un quadro clinico che – a detta dei familiari della signora – avrebbe richiesto un altro tipo di approccio terapeutico. Saranno comunque l’autopsia, effettuata ieri nell’obitorio giudiziario del Politecnico di Napoli, e l’inchiesta della procura a chiarire se sussistono effettivamente delle responsabilità da parte della struttura sanitaria o se si è trattato di una morte naturale.
Fonte (ANSA)