Schizzano i prezzi di mozzarella, pomodoro e farina. il caro energia, pagano i lavoratori’ II pizzaiolo Langella: ¾/ rialzo delle materie prime ammazza la ristorazioni di Francesco Foco – La crisi energetica e il caro gasolio non risparmiano nessuno. In Campania per il settore della ristorazione è arrivata una vera e propria mannaia che rischia di spazzare via centinaia di migliaia di posti di lavoro, distruggendo la vita di intere famiglie. A dirlo è uno studio puntuale di Confésercenti, che calcola una perdita Ira la fine del 2021 a oggi di almeno 30 milioni di euro. Prima di venire ai numeri raccogliamo la testimonianza diretta di chi nella ristorazione ci lavora, spende la propria vita e la propria passione. Aldo Langella (nella foto grande), giovanissimo pizzaiolo campano neanche trentenne, fotografa una situazione inquietante per tutto il comparto. “In queste ultime sei abbinino avuto piccoli e grandi eminenti che, sommati, fanno ¡a differenza. Ovviamente in negativo”. Pizzaiolo a Ottaviano nella pizzeria Donna Rosa, Langella fa parte del gruppo ‘La piccola Napoli’ con cui ha vinto il guinness dei primati del maggior numero di pizze sfornate in sole 16 ore. Una piccola star della ristorazione che ha ben presente il problema di imprese e soprattutto dei lavoratori. “Facciamo degli esempi: rispetto a gennaio, la fariña è aumentata di altri 5 centesimi al chilo. Su i prezzi anche dì pomodori, mozzarella e grano. Senza contare, e questo è un dato da tenere presente, che ogni lavoratore per raggiungere i luoghi di lavoro spende di più. Per chi lavora tanto con {‘asporto c’è anche la spesa indiretta della benzina. Insomnia, una tragedia che tocca ogni aspetto del nostro lavoro”. A rimetterci di più, in previsione, saranno i lavoratori. “Per forza, l consumi sono destinati a scendere. Io, insieme a mio padre, ho anche un laraìiificio-cioccolateria a Famigliano, a San Valentino abbiamo incassato mollo meno rispetto all’anno scorso.