“L’annuncite del presidente De Luca è peggio dell’influenza, contagia ogni suo consigliere giorno dopo giorno. Questa volta a contrarre il virus è il collega Alfonso Longobardi, che si erge a salvatore della patria e risolve, a chiacchiere, con la sua presenza al Cardarelli l’annoso problema del reparto di Terapia del Dolore diretto dal professor Vincenzo Montrone . A Longobardi ricordiamo, qualora se ne fosse dimenticato, che le cure palliative sono una cosa serie, ben lontana e diversa da certi palliativi, intesi come rimedi inutili, che propone dall’alto del suo autorevole ruolo nella maggioranza di centrosinistra”. Lo scrive su Facebook Ermanno Russo, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente della Commissione Sanità della Campania.
“Quello di Terapia del Dolore è un problema che riguarda la programmazione sanitaria nel suo aspetto più delicato e complesso, quello del rapporto ed eterno conflitto tra servizi ospedalieri e territoriali. Fa piacere che dopo mesi di riunioni, sopralluoghi e convegni anche il collega Longobardi si sia accorto del problema ma la superficialità con cui affronta la questione, almeno a leggere gli organi di informazione, non lascia presagire nulla di buono. Eravamo convinti che nessun di noi in Regione avesse la bacchetta magica ma dopo quest’uscita di Longobardi ci siamo dovuti ricredere”, ironizza Russo.
“Ciò che poi rende sospetto e poco credibile il tentativo del collega della maggioranza è che l’intera vicenda viene da lui trattata in qualità di vicepresidente della Commissione Bilancio che, com’è risaputo, non ha alcuna competenza in materia. Si tratta infatti di una questione puramente programmatoria, che è già al centro di diverse ipotesi operative che lo stesso direttore generale del Cardarelli, l’ingegnere Verdoliva, ha prospettato mesi fa nel corso di un convegno alle Terme di Agnano a cui, come altri colleghi, fui invitato e presi parte. Tutti noi auspichiamo che il servizio vada avanti e che ciò accada laddove oggi è il reparto, al Cardarelli, ma certi annunci trionfalistici e certe promesse a cuor leggero certo non aiutano. Apprezziamo la buona fede di chi è all’inizio di un percorso politico ed amministrativo, con la speranza – questa sì – che al prossimo nodo si rifletta un po’ in più prima di prospettare facili soluzioni e si approfondiscano meglio i problemi”, conclude Russo.