Di Laura Caico
Una serata travolgente. La ventata di disinvolta simpatia e di energica verve di “Ciro è Ciro”, (al secolo Ciro Iacomino) ha attraversato la platea di intervenuti a “Canta e Balla che ti passa”, la cena spettacolo di beneficenza organizzata dalla LILT di Napoli presieduta dal professor Adolfo Gallipoli D’Errico e svoltasi al Rosolino Club di Napoli per finanziare il progetto di “Presa in carico del paziente oncologico lungosopravvivente”. Una serata “caliente”, all’insegna della distensione, del buonumore e della consapevolezza di aver contribuito a fare del bene a chi ha bisogno d’aiuto per monitorare la propria salute dopo la guarigione da una grave patologia affinchè essa non si ripresenti senza aver potuto predisporre l’adeguata prevenzione che solo continui controlli possono assicurare.
“Si tratta di un progetto nazionale della LILT – ha spiegato il dinamico professor Gallipoli D’Errico ad inizio serata – che prende in carico, appunto,
quei pazienti dichiarati guariti da almeno cinque anni ai quali il sistema sanitario non riconosce più la necessità di quei protocolli oncologici che stabiliscono controlli clinici o diagnostici periodici. A questo pensiamo noi, grazie ad una quota di finanziamento della LILT nazionale e, soprattutto, grazie alla generosità di una città come Napoli che non apre le porte alla solidarietà ma le spalanca: infatti, attualmente, la LILT di Napoli si prende cura di circa 80 pazienti oncologici lungosopravviventi.”
Adolfo Gallipoli D’Errico, con la consueta affabilità, ha poi spiegato il cambio di destinazione dell’annuale serata benefica invernale con la comunicazione che «grazie alla generosità della Fondazione Grimaldi – il cui canale di finanziamento apporta all’incirca 100.000 euro annuali – circa 120 pazienti in fase avanzata della malattia possono essere seguiti con quei fondi (che garantiscono la prosecuzione del progetto di assistenza domiciliare gratuita molto sponsorizzato in precedenza) e, pertanto, negli ultimi tre anni si è deciso di destinare il ricavato di questa serata esclusivamente ai pazienti oncologici lungosopravviventi: l’assistenza domiciliare gratuita per i malati terminali rimane sempre il più nobile Le
nostri progetti, fermo restando che il Centro Oncologico continua ad essere per loro un punto di riferimento, insieme al medico di famiglia, con un programma che la Lilt mantiene attivo mentre la stragrande maggioranza di pazienti oncologici lungosopravviventi, nel momento in cui esce dalla “macchina delle cure oncologiche”, non viene più gestita da un centro oncologico e non riesce più a proseguire il percorso di diagnostica preventiva».
Determinante per la riuscita della festa e per il crowdfunding è stato – come sempre -il prezioso impegno del Comitato Promotore della sezione partenopea della LILT, coordinato da Daniela Farone che annovera la grande esperienza e il fattivo lavoro di Annalisa Fiore De Paola, Gisella Pischedda Bardi, Ada Puca Maddaloni, Fernanda Speranza, Edwige Nastri Bouris, Maria Pinto e Mino Cucciniello: Daniela Faraone, nel salutare a sua volta gli invitati, ha dichiarato « anche durante la pandemia abbiamo conservato e tenuto vivo l’amore per il prossimo e il sentimento della solidarietà: proprio per questo, adesso, dobbiamo cercare di recuperare quella che era la nostra precedente concessione alla vita e anche tutti i nostri
obiettivi, se vogliamo vivere in una società migliore: vorrei citare una bellissima celebre frase di Gandhi “Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo” e ricordarvi che ‘prevenire è vivere’».
Dopo uno stuzzicante aperitivo è stato servito un menù tipicamente mediterraneo con tante pastasciutte della tradizione partenopea, secondi di carne, contorni e dolci per i circa 300 ospiti dell’evento che hanno mostrato di apprezzare molto la cucina napoletana di Rosolino: sparecchiati e riposti i tavoli, si è sgombrata la pista da ballo su cui l’esuberante “Ciro è Ciro” ha trascinato tutti col suo allegro richiamo, un accenno di karaoke e la coinvolgente vitalità che rende così ricercate le sue esibizioni, per ballare e divertirsi insieme sino a notte fonda, sapendo di avere pensato anche al bene di chi, meno fortunato, è stato duramente provato dalla vita.
Immortalati dagli scatti del mitico Pippo by Capri, Maurizio Maddaloni, Giuseppe Maiello con Giovanna, Nicoletta Iodice, Nuccia Mazzitelli, Lilly Albano, Franco Malvano con Giovanna, Fiorella Cannavale Di Lauro, Maria Luisa D’Anna, Franco Calandro, Rosemary Iadicicco, i giornalisti Armida Parisi, Annamaria Braschi, Anna Paola Merone, Claudia Marra, Vanni Fondi e Roberto Aiello, Aldo Carnevale, Pino e Luisa Barbuto, Giuseppe Nargi, Pino e Daniela Noschese, Lia Pellegrino, Rosetta Galli con la figlia Giorgia, Rosalinda Improta, Elena e Camillo d’Antonio, Agata Leccisi, Pasquale Malva, la gioielliera Anna Barra, Patrizia e Eugenio Ossani, Roberto e Diana de Laurentiis.
Le foto di Pippo by Capri