Le previsioni choc su nuovi casi e ricoveri .Con questa tendenza dovrò chiudere tutto». Le previsioni choc su nuovi casi e II governatore alla Lamorgese: «Ora più controlli». Per tornare in classe serviranno due tamponi Covid, crescono ancora i contagi in Campania (253 i positivi di ieri su 7.579 tamponi) e il trend dei positivi al Coronavirus, in proiezione al primo dicembre, farebbe lievitare il loro numero dai 5.147 attuali a circa 15 mila. È questo il dato che ha fatto allarmare il presidente della Regione Campania, De Luca: «Siamo nel pieno dell’epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto». E chiede. De Luca, più controlli al ministro dell’Interno. Sul fronte nazionale, per la gestione degli accessi a scuola, si va verso la decisione di ben due tamponi per i positivi. De Luca minaccia il lockdowr «Non voglio morti in strada» il governatore torna al linguaggio del lanciafiamme Un orizzonte di quattro giorni per prendere decisk «Più positivi ora che in primavera, pronto a chiudere» Stoccata alle forze dell’ordine: «Nessuno fa controlli Adolfo Pappalardo Minaccia di chiudere di nuovo tutto. «Nei prossimi giorni se non avremo dati tranquilli li ripercorreremo senza esitazione quanto già fatto per fermare movida, luoghi di ritrovo, discoteche», avverte ieri De Luca dalla sua solita tribuna social snocciolando i dati dei contagi che hanno subito un’impennata. Ma, intanto, sempre ieri , decide di aprire gli stadi. Anche se solo per mille tifosi. Brivido che corre lungo la schiena dei campani che temono un nuovo lockdown anche se il governatore non ha i poteri per chiudere tutto come accaduto a marzo ma solo di ridurre orari e modalità di fruizione per alcuni luoghi di ritrovo. «Siamo nel pieno dell’epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto. Se l’alternativa è tra avere morti in strada o fare una allegra passeggiata, non ci sarà alcun dubbio. Dobbiamo fare oggi – avverte De Luca – uno sforzo straordinario altrimenti avremo momenti davvero difficili per le nostre famiglie. Solo con comportamenti responsabili non avremo ripercussioni sulle attività economiche. «Siamo in una situazione che dal punto di vista del numero dei contagiati è più pesante di marzo, aprile e maggio, con l’aggravante che siamo all’apertura dell’anno scolastico, cosa che non avevamo allora. Vi prego avverte – di riflettere su questi numeri e ritrovare la consapevolezza e responsabilità necessaria ad affrontare questa fase per garantire sicurezza alle famiglie. Non si scherza più».