Scoppia la polemica politica all’indomani del blitz compiuto dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella sede dell’Arcadis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, a Sarno (Salerno): il governatore, come riferito oggi dai quotidiani, ha disposto una “immediata indagine interna” dopo aver riscontrato “un clima di totale rilassatezza”. La maggioranza plaude, ma dal centrodestra insorgono l’ex governatore Stefano Caldoro e Severino Nappi, responsabile nazionale lavoro di Forza Italia, che parla di “imbarbarimento della condotta politica e di un uso sfrenato della doppia morale”. I fatti. De Luca ha voluto avviare ieri una serie di visite “nelle societa’ partecipate e nelle Agenzie della Regione Campania con l’obiettivo di illustrare la linea di tutela delle professionalita’ esistenti e di verificare aree di criticita’ e parassitismo”. Le visite – si spiega dal suo ufficio stampa – “sono partite dall’Arcadis, per la quale e’ stato addirittura complicato raggiungere la sede (a Sarno) essendo priva di segnaletica. Unica indicazione sulla porta d’ingresso, cartelli e volantini diffamatori che campeggiavano nell’indifferenza generale mentre all’interno si riscontrava un clima di totale
rilassatezza. A conclusione della visita, il presidente De Luca ha fatto scattare un’immediata indagine interna”. “Stiamo verificando – assicura De Luca – tutte le posizioni retributive dei dipendenti di Arcadis. Stiamo accertando l’entita’ delle indennita’ aggiuntive, che in alcuni casi sarebbero pari a un intero stipendio che si aggiunge a quello gia’ percepito. Renderemo pubbliche tutte le posizioni
retributive perche’ ognuno possa esercitare un controllo democratico. Lavoratori si’, parassiti no”. La sede dell’Arcadis e’ stata aperta nel 2012 in un luogo-simbolo, la Sarno devastata dall’alluvione del 1998, e su un terreno confiscato alla camorra. L’agenzia conta oggi in
organico 69 dipendenti ma anche 25 precari in scadenza di contratto, che nei giorni scorsi hanno protestato davanti alla sede della Regione chiedendo la stabilizzazione delle proprie posizioni. Alle accuse di assenza dal luogo di lavoro i precari rispondono spiegando di essere stati messi in ferie forzate dal direttore generale. Le loro proteste hanno dato vita a volantini affissi nella sede e giudicati “diffamatori” dal governatore. Secondo Nappi, De Luca “si limita a evocare lo scandalo e a contare sull’assuefazione dell’opinione pubblica al malaffare e alla condanna preventiva che ne consegue”. L’ex governatore Stefano Caldoro parla di “iniziativa surreale e stravagante: la Regione prima licenzia i lavoratori Arcadis e poi li cerca sul posto di lavoro”. Dalla maggioranza, il capogruppo Campania
Libera-Psi-Davvero Verdi, Francesco Borrelli, plaude invece al blitz: “E’ un importante passo in avanti per rimettere sul binario della lotta agli sprechi la Regione Campania dove c’e’ davvero tanto da lavorare visto che, negli ultimi anni, i carrozzoni clientelari e lo sperpero di soldi pubblici si sono moltiplicati”.