E’ corsa a vaccinarsi dopo il via libera al decreto che impone l’uso del green pass per entrare in
ristoranti, bar, piscine, palestre, cinema e teatri: nelle
ultime 24 ore oltre 150mila italiani si sono collegati ai
portali regionali per prenotare la prima dose ed andare cosi’ ad
aggiungersi entro il 6 agosto, data in cui scattera’ l’obbligo, a
quei 40 milioni di cittadini che hanno gia’ scaricato il
certificato.
La scelta del governo ha dunque prodotto l’effetto
desiderato: incentivare la vaccinazione ed evitare di dover
richiudere una serie di attivita’ in piena estate a causa del
nuovo aumento dei contagi dovuto alla diffusione della variante
Delta che, come conferma l’ultimo monitoraggio, e’ ormai
predominante in Italia. E il cambio dei parametri, ampiamente
concordato con le Regioni anche nelle percentuali, ha consentito
di non far scattare la zona gialla per Lazio, Veneto, Sicilia e
Sardegna. Nelle prossime ore arriveranno inoltre due circolari
del ministero della Salute: una, prevista dal decreto, indichera’
i soggetti che saranno esentati dall’utilizzo del green pass, ad
esempio chi non puo’ vaccinarsi per motivi di salute oppure ha
avuto una reazione allergica dopo la prima dose. La seconda
invece andra’ a risolvere il problema degli italiani che si sono
vaccinati all’estero e non hanno ancora ricevuto il pass. “Non
c’e’ motivo che perduri questa situazione” ha spiegato il
direttore della prevenzione Gianni Rezza.
Avanti con il green pass, dunque. “L’alternativa sarebbero
state misure piu’ diffuse e generalizzate” ribadisce non a caso
il ministro della Salute Roberto Speranza. Ora pero’ il
confronto, in attesa che la settimana prossima arrivino sul
tavolo i temi della scuola, dei trasporti e del lavoro, si
sposta ancora una volta sulle discoteche, con i ministri della
Lega che chiedono un ripensamento, e soprattutto su chi debba
fare i controlli. Il decreto prevede che “i titolari o i gestori
dei servizi e delle attivita’ ” per le quali serve il certificato
“sono tenuti a verificare che l’accesso ai predetti servizi
avvenga nel rispetto delle prescrizioni”. Le Regioni sono pronte
a dar battaglia. “Non possiamo pensare – dice il presidente
della Conferenza Massimiliano Fedriga – di mettere sulle spalle
del barista o del ristoratore l’onere di fare il bodyguard, su
questo lo Stato ci deve essere”.
Il boom delle prenotazioni e’ scattato subito dopo la
conferenza stampa del premier Mario Draghi: in Lombardia si e’
passati da 28mila a 49mila prenotazioni in 24 ore mentre sia in
Piemonte che in Campania c’e’ stato un raddoppio rispetto agli
ultimi giorni: rispettivamente da 10 a 20mila e da 5 a 10mila.
Aumenti quasi esponenziali anche in Abruzzo e Friuli Venezia
Giulia mentre la Puglia ha fatto registrare un +10%. In Veneto
il presidente Luca Zaia parla di “assalto alla diligenza” e nel
Lazio si sono prenotati in 55mila, quasi dieci volte di piu’ : “un
risultato davvero incoraggiante” dice l’assessore alla Salute
Alessio D’Amato. L’obiettivo ora e’ continuare su questa strada,
spingendo sia sui giovani (per i quali si potra’ utilizzare anche
il vaccino di Moderna dopo il via libera dell’Ema per gli over
12) sia sui quasi 5 milioni di over 50 che ancora sono restii a
vaccinarsi, garantendo le dosi per tutti. Su questo punto,
assicurano fonti di governo, non ci saranno problemi: nei
frigoriferi delle Regioni ci sono 5 milioni di dosi, di cui 2,5
di Pfizer e Moderna, ed inoltre le consegne ad agosto non si
discosteranno da quelle di luglio. Complessivamente dovrebbero
arrivare circa 15 milioni di dosi, con un calo fisiologico
attorno a Ferragosto che sara’ pero’ compensato da una serie di
arrivi piu’ consistenti tra fine agosto e inizio settembre.
Ma non c’e’ solo il boom delle prenotazioni. L’obbligo del
green pass ha spinto i no vax allo scoperto: decine di
manifestazioni in tutta Italia sono gia’ state convocate per le
prossime ore via Facebook e Telegram contro “il passaporto
schiavitu’ e l’obbligo vaccinale” e mercoledi’ 28 una fiaccolata
in piazza del Popolo a Roma e davanti ai municipi di tutta
Italia del comitato ‘Libera Scelta’ ha trovato la condivisione
dei parlamentari leghisti Alberto Bagnai e Claudio Borghi. La
stessa leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, pur ribadendo
che si vaccinera’ e di non essere no vax, attacca Mario Draghi.
“Le sue sono parole di terrore. il green pass e’ diventato il
nuovo mantra da imporre, il resto non conta. Stiamo picconando
il nostro stato di diritto, questa non e’ liberta’ “. Al momento,
sottolineano fonti della sicurezza, le manifestazioni non
preoccupano ma e’ chiaro che se ci dovessero essere assembramenti
o situazioni a rischio si interverra’ per ripristinare le
condizioni di sicurezza.