Vendita statica e dinamica, cioe’ all’acquirente che si recava sul posto e con consegne a domicilio dopo ordini nel quali la droga di volta in volta veniva indicata col nome di ‘bollette, ‘consumazioni piccole’ o
‘caffe’ ‘. Emerge anche questo dalle indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che oggi hanno notificato 24 misure cautelari emesse dal gip di Napoli nei confronti di
altrettanti indagati ritenuti appartenenti al clan Mazzarella.
Due le piazze di spaccio monitorate dai militari dell’arma,
rispettivamente nei quartieri San Giovanni a Teduccio e
Ponticelli di Napoli.
Veri e propri market dello stupefacente dove i pusher,
consapevoli del rischio di poter essere intercettati, riducevano
al minimo l’uso dei cellulari, cambiavano spesso le sim e
ricorrevano sempre a un linguaggio cifrato.