In quarantena da settimane e ancora positivi. Gli asintomatici in attesa di un attestato di guarigione: “Dovrò rimanere in casa per tutto il resto della mia vita?”
Asintomatici da almeno sette giorni, da 21 giorni in quarantena, ma ancora positivi. È l’esercito di coloro che non riescono a liberarsi dal coronavirus rimangono “prigionieri” in casa in attesa di un certificato che non arriva. Per loro, infatti, la circolare del ministero della Salute del 12 ottobre prevederebbe la fine dell’isolamento sanitario. Ma nella maggior parte dei casi ottenere l’attestato di guarigione diventa un’impresa in balìa delle inefficienze delle Asl. “Io sono in quarantena da 28 giorni”, Paolo Esposito di Fuorigrotta “Il mio certificato è pronto, ma è fermo sulla scrivania di qualcuno perché è da protocollare. Non è sequestro di persona?”. Bloccata nel limbo anche Monica , che vive nel Bagnoli : “La Asl non risponde. Ho inoltrato mail, pec, chiamato ma nulla. Io e la mia famiglia siamo sequestrati in casa”.
E senza certificato che attesti l’avvenuta guarigione uscire di casa è un rischio. E se si viene fermati dalle forze dell’ordine le sanzioni penali sono dietro l’angolo. Il problema è che, in assenza di un protocollo nazionale per il rilascio del certificato, le autorità sanitarie locali fanno da sè: in alcuni casi si attende per giorni e in altri arriva addirittura prima di avere l’esito del tampone.