Il Commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, ricorre al Collegio di garanzia del Coni sulla Delibera relativa al Calcio Femminile, suscitando la dura reazione della Lega nazionale dilettanti, che ne dà notizia dopo aver ricevuto via p.e.c. la notifica del ricorso: “Fabbricini non mantiene gli impegni, la Figc è allo sbando” dice il presidente della Lnd, Cosimo Sibilia. “Devo rendere noto a tutti come lo stesso Fabbricini si stia dimostrando assolutamente inattendibile. Nella stessa giornata in cui ci è stato notificato il ricorso, infatti, mi ha inoltrato una lettera, con toni confidenziali – afferma Sibilia in una nota – con la quale mi ribadiva l’intenzione di indire una riunione con i rappresentanti delle Società di Calcio Femminile per pervenire ad una soluzione condivisa. Desidero precisare che a questa lettera ho dato immediato riscontro, ribadendo la mia disponibilità per detto incontro e per cercare di pervenire ad una soluzione nell’interesse dell’intero movimento calcistico femminile. Ho poi scoperto, dopo aver ricevuto la notifica del ricorso, che la FIGC aveva effettuato il bonifico al CONI, per versare i diritti di accesso al
Collegio di Garanzia, addirittura nella giornata di ieri. Credo
che di fronte a comportamenti come questi non ci siano ulteriori
commenti da fare, soprattutto laddove si consideri che lo stesso
Fabbricini, pubblicamente, alla presenza del Presidente
dell’AIC, Damiano Tommasi, del Vice Presidente dell’AIAC, Luca
Perdomi, e del Segretario Generale della Lega Dilettanti,
Massimo Ciaccolini, l’8 agosto scorso, nel corso di una riunione
presso la FIGC, si era impegnato a non presentare il Ricorso per
favorire una soluzione bonaria e concordata tra tutte le parti”.
“A questo punto – aggiunge Sibilia – atteso il venir meno di
ogni impegno preso da parte del Commissario Fabbricini, ritengo
che la Lega Nazionale Dilettanti, nella malaugurata ipotesi che
il Collegio di Garanzia del CONI dovesse modificare la decisione
impugnata dal medesimo, sia autorizzata a difendere i suoi
diritti e quelli delle proprie Associate in ogni sede, ivi
compreso TAR del Lazio e Consiglio di Stato”.