Cresce Ronaldo e la Juventus sale sempre più in alto. CR7 non trova il gol che voleva in una partita importante, dopo la doppietta al Sassuolo e il terzo centro con il Frosinone, ma in tutte le tre reti bianconeri c’è la sua impronta. Ronaldo manda due volte in gol la sua spalla ideale, Mario Mandzukic, sforna tre assist: da manuale il cross per l’1-1, poi scardina la difesa di Ancelotti, palo e il croato, rimasto tutto solo fa 2-1, ribaltando il risultato. E infine, terzo assist con quasi-gol, di testa, su calcio d’angolo: la palla è spinta in rete da Bonucci, che festeggia il prossimo arrivo del terzo figlio. Il Napoli torna a casa deluso ma non bocciato: contro le giocate di Ronaldo e la forza fisica dei bianconeri deve arrendersi dopo una partenza che aveva illuso: palo di Zielinski e gol di Mertens in 10′. Gli azzurri protestano per il secondo giallo a Mario Rui – colpo a Dybala che per il difensore non era da ammonizione – che li lascia in 10 dopo un quarto d’ora scarso del secondo tempo. “Due superficialità dell’arbitro”, è il giudizio tranciante di Ancelotti. Il Napoli gioca di nuovo bene in inferiorità numerica, sfiora il 2-2 – parata di Szczesny su Callejon – e il 3-1 finale forse è troppo pesante. Stecca Insigne e il centrocampo patisce l’onda
d’urto dei bianconeri, Allan e Hamsik faticano a districarsi.
Il verdetto di questa sera non chiude di certo il campionato,
ma è certo una bella botta. Dopo il 3-1 nel primo scontro al
vertice della stagione, i bianconeri spingono il Napoli a -6.
Allegri sceglie Dybala dietro la coppia Mandzukic-Ronaldo, in
panchina Bernardeschi, il Napoli è quello atteso, con Insigne
Mertens (e Milik in panchina). Gli azzurri cominciano alla
grande la partita: sembra che le due squadre si stiano guardando
e invece è la Juve – ma solo all’inizio – a fare la spettatrice:
concede spazio per il sinistro di Zielinski (6′) che si stampa
sul palo e fa partire l’azione del vantaggio partenopeo con un
passaggio sbagliato di Bonucci, una manna per Allan-Callejon e
Mertens. La Juventus si riprende, di forza e di rabbia si
riprende la partita. Emre Can e Matuidi fermano il gioco degli
azzurri, limitando Allan e Hamsik. Sale in scena Ronaldo: prima
intaglia l’assist del pareggio, due finte e cross da manuale per
la zuccata di Mandzukic, poi usa il bisturi su una punizione dal
vertice dell’area di rigore: palla respinta da Ospina, ne nasce
un mischione che solo il tempismo di Koulibaly a far finire
senza danni.
Piena di errori e nervosismo come fosse una finale la partita
finisce sempre più in mano alla Juventus: Koulibaly è ammonito
per un fallo su CR7, Chiellini reclama un rigore per una spinta
in area di Albiol, Dybala spara un sinistro alto. L’intermezzo è
un tiro di Mario Rui che mira all’incrocio ma manda alto.
Ancora una giocata di Ronaldo propizia il raddoppio
bianconero (4′ st), segnato con un facile tocco di Mandzukic
dopo il palo di CR7. Il Napoli prova a prendere in valocità la
Juventus, qualche volta ci riesce ma Szczesny annulla il
diagonale di Mertens. Poi il Napoli rimane in 10: Mario Rui, già
ammonito, colpisce Dybala, che forse ingigantisce un po’ gli
effetti, per Banti è il secondo giallo. Scoppia una rissa in
campo, Allan e Bonucci si fronteggiano, il difensore avvicina la
testa alla fronte del brasiliano che cade a terra. E’ giallo per
il numero 19 della Juve e per Insigne, che protesta. Ancelotti
cambia, toglie Zielinski e Mertens. Szczesny nega il pareggio a
Callejon (27′), la Juve segna il terzo gol con Bonucci, Ospina
invece annulla il possibile 4-1 di Ronaldo (33′) che prova
ancora a mettere il suo nome anche tra i marcatori. Ma questa
sera non gli riesce. Finisce con i cori di sfottò ai tifosi
napoletani.