Maria Simonetta Gaggioli, la donna di 75 anni  il cui cadavere, in avanzato stato di decomposizione, e’ stato ritrovato ieri mattina, all’interno di in un sacco a pelo, in uno scannafosso lungo la vecchia Aurelia vicino a Riotorto  per Capire la causa della morte, che risalirebbe a una settimana fa, e’ decisivo per le indagini che vedono impegnati i carabinieri coordinati dal pm Ezia Mancusi. Gia’ da ora e’ invece ritenuto difficile escludere l’ipotesi di un occultamento di cadavere, per il luogo in cui si trovava e perche’ sarebbe stato rinvenuto infilato per la testa nel sacco a pelo. Intanto da ieri gli investigatori hanno svolto una serie di accertamenti e sentito diverse persone come testi, tra cui il figlio, Filippo Andreani, 47 anni. Venerdi’ scorso ne aveva denunciato la scomparsa, riferendo, secondo quanto emerso, che non aveva sue notizie dal 27 luglio: inizialmente non si sarebbe preoccupato perche’ era gia’ capitato che la donna si assentasse da casa alcuni giorni per andare a trovare parenti e amici. Da qualche mese madre e figlio convivevano insieme alla moglie e ai tre bambini dell’uomo: la 75enne, ex funzionaria della Regione in pensione, aveva traslocato dalla sua citta’, Follonica (Grosseto) dove si era anche candidata in passato alle comunali per il centrodestra, a Riotorto, per stare piu’ vicino ai nipotini e venire incontro alle esigenze del figlio, che non aveva un’occupazione fissa. Proprio nell’abitazione di Riotorto e nelle pertinenze della casa ieri sono andati i carabinieri per accertamenti. Portata via anche l’auto dell’uomo ai fini di eventuali verifiche. Quando e’ stata trovata la donna era vestita e aveva l’orologio, rivelatosi fondamentale, insieme anche agli indumenti, per la sua identificazione fatta da due nipoti, non avendo con se’ i documenti. Non e’ chiaro se sia stato trovato altro nel sacco a pelo.