“E’ facile molte volte vivere la nostra fede dentro un chiesa, dentro un tempio. E’ molto piu’
difficile vivere la fede fuori dalla porta di quel tempio,
dentro le nostre case, nella nostra quotidianita’ ma oggi piu’ che
mai abbiamo bisogno di tornare a essere credibili perche’ solo la
credibilita’ ci aiuta davvero a vivere fino in fondo la bellezza
del Vangelo. Tutti insieme siamo chiamati fuori da quella porta
ad annunciare la bellezza del Vangelo che cambia la vita, che ci
riempie la vita”. Cosi’ il nuovo arcivescovo di Napoli, don
Domenico Battaglia, nell’omelia in occasione della celebrazione
nel Duomo della Giornata della Vita.
Dall’arcivescovo l’invito ai fedeli ad imparare da Gesu’ ”i
gesti della prossimita’ , ad avvicinarsi anche in questo momento
in cui stiamo sperimentando le distanze a causa della pandemia.
Avvicinarsi e’ imparare a stare davanti alla presenza dell’altro
per cogliere il mistero della vita, dell’altro con la capacita’
di toglierti i sandali perche’ l’altro e’ sempre terreno sacro,
come lo e’ la tua vita. E da Gesu’ dobbiamo imparare anche a
sollevare perche’ con la tua storia, la tua vita, le tue fatiche
se ti affidi al Signore puoi diventare punto d’appoggio per gli
altri perche’ gli altri – ha sottolineato – prendendo la tua mano
possano sollevarsi e in questo si ritrova il senso della tua
umanita’ . Fede e’ la capacita’ di scegliere, di lottare per l’umano
contro tutto cio’ che e’ disumano. Nulla e’ piu’ importante nella
vita che chinarsi perche’ un altro cingendoti il collo possa
rialzarsi”.