Antonio Bassolino rompe gli indugi e si candida a sindaco di Napoli. Cinque anni dopo la
contestatissima vicenda delle primarie Pd per il Comune perse
per un soffio (e con pesanti sospetti di irregolarita’ ) contro
Valeria Valente, poi surclassata alle urne da de Magistris,
Bassolino ignora la freddezza finora manifestata dal Pd
napoletano e annuncia di voler correre, vent’anni dopo, per
riconquistare la guida di Palazzo San Giacomo.
E’ il 1993 quando l’allora dirigente del Pci-Pds sconfigge
Alessandra Mussolini diventando in poco tempo uno dei sindaci
piu’ apprezzati nella storia della citta’ . Rieletto a furor di
popolo per un secondo mandato, protagonista nello scenario
nazionale della stagione dei sindaci bollati come ‘cacicchi’ da
Massimo D’Alema, diventa ministro del Lavoro proprio con D’Alema
premier e nel 2000 lascia in anticipo il Comune per candidarsi
alle regionali. Anche in questo caso due mandati con una
rielezione a mani basse, ma la difficile gestione di una
coalizione che va da Rifondazione a Mastella, passando per un
coriaceo De Mita, appanna i risultati fino alla tormentata
stagione dell’emergenza rifiuti, con tanto di inchieste
giudiziarie. Da tutti i processi esce indenne, con scarsa
solidarieta’ politica dal suo partito. Lo stesso Pd di cui era
stato tra i fondatori e dal quale si allontana dopo l’affaire
delle primarie, per poi sostenere il nuovo corso di Zingaretti.
Da mesi Bassolino sta scaldando i motori, girando la citta’ con
una campagna d’ascolto vecchio stile. I partiti si confrontano
sui social, lui – appassionato di maratona e di montagna –
macina chilometri e parla con i cittadini. Tra un mese compira’
74 anni, c’e’ chi politicamente vorrebbe archiviarlo ma nei
sondaggi il suo gradimento tra i cittadini e’ ancora
significativo. Consapevole che l’asse Pd-M5s potrebbe puntare su
nomi ‘nuovi’, come gli ex ministri Amendola e Manfredi o il
presidente della Camera Fico, gioca d’anticipo e scende in
campo. “Fare il sindaco e’ stata l’esperienza piu’ importante
della mia vita e sento il dovere di mettermi al servizio della
citta’ : con la passione di sempre e con la testa rivolta in
avanti. Napoli prima di tutto, prima di ogni interesse di
parte”, annuncia su Facebook.
“Siamo dentro una crisi senza precedenti. Si apre una fase nuova
per il Paese e a Napoli serve una svolta, in primo luogo sul
piano economico-sociale e civile. È dunque fondamentale chiamare
a raccolta le forze migliori e valorizzare le energie giovani: e’
nelle loro mani il nostro futuro”. Bassolino mette sul piatto la
sua esperienza e la volonta’ di circondarsi di giovani, ma
intanto il M5s lo stronca senza appello, con il parlamentare e
‘facilitatore’ campano Luigi Iovino. Il giovane segretario del
Pd napoletano, Marco Sarracino, non ha mai fatto mistero di non
apprezzare la ‘disponibilita’ ‘ di Bassolino, e per ora non
commenta. Con l’attuale playmaker del centrosinistra campano, il
governatore Vincenzo De Luca, i rapporti sono da sempre pessimi.
Un quadro poco incoraggiante per l’ex sindaco ma intanto il suo
primo post da candidato miete migliaia di like, smuovendo le
acque della coalizione con Verdi e Iv che apprezzano il
“coraggio” dell’annuncio. Il centrodestra per ora non ha un
candidato ufficiale, l’unico altro nome gia’ in campo e’
Alessandra Clemente, delfina di de Magistris. Comunque vada la
campagna per le amministrative a Napoli ha da oggi un
protagonista in piu’ , di primissimo piano.