“Allo stato attuale non e’ ancora consentito in alcun modo ai club di Serie A di basket di
programmare la ripresa degli allenamenti con le necessarie
prescrizioni”. E’ l’appello che rivolge al governo, e in
particolare ai ministri dello sport e della salute, il
presidente della Legabasket Umberto Gandini, anche in vista
della ripresa delle attivita’ agonistiche, programmate dalla Lega
per il 29 agosto per quanto riguarda la Supercoppa e per il 27
settembre quando dovrebbe ricominciare il campionato.
“Pur essendo il secondo sport professionistico di squadra in
Italia – dice – il basket non ha ancora ricevuto alcuna
indicazione dalle autorita’ sanitarie nazionali preposte in
merito alla completa ripresa degli allenamenti collettivi che
consentano il contatto tra gli atleti. Questo nonostante la
Federazione Italiana Pallacanestro abbia sottoposto da qualche
tempo alla attenzione del Comitato Tecnico Scientifico un
preciso e dettagliato protocollo sanitario”.
Preoccupazione anche per la presenza del pubblico sugli
spalti dei palazzetti. “Questo – dice Gandini – provoca
ulteriori pesanti ricadute economiche ai club, impossibilitati a
prevedere qualsivoglia introito dalla vendita di abbonamenti e
biglietti che rappresentano una delle fonti principali di
ricavo”.
Altro problema e’ rappresentato dall’arrivo in Italia dei
giocatori stranieri, in particolare americani, che hanno
l’obbligo della quarantena. “Questo impedimento – suggerisce la
Legabasket – potrebbe essere superato grazie alle norme
contenute nel protocollo presentato dalla Fip al Cts che prevede
adeguate procedure come gia’ applicato in altri paesi europei, e
al calcio professionistico nel nostro”.