La terza edizione di BaccalàRe, atteso evento gastronomico che quest’anno si è arricchito della presenza di 10 chef stellati, due grandi maestri pizzaioli e un mago della pasticceria. Una location da fare impallidire le migliori discoteche. una pista da ballo con lounge bar, luci soffuse e dj set. Musica soft ad accompagnare pietanze esclusive realizzate dai più ambiti chef della Campania. Senza dubbio, BaccalàRe, frutto dell’intraprendenza di Vincenzo Varriale, organizzatore della rassegna, ha dato prova di grande capacità attrattiva. Attesi per i prossimi giorni anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Le golosità riflettori puntati sulle proposte gastronomiche degli chef. Suggestivi i nomi di alcuni piatti, intriganti gli abbinamenti. Come quello dello chef Domenico lavarone antipasti a base di tartufo nero e succo di friarielli e per primo tortellini di baccalà spinaci e bottarga. antipasto a base di baccalà si individua anche il caffè. O quello di Angelo Carannante che utilizza caviale di tartufo nero e succo di friariello. Incuriosisce il titolo della ricetta di Pasquale Palamaro “scarti di plastica su risotto mantecato al baccalà”, che suona come una provocazione in senso ambientalista, un invito a potenziare la cultura del riciclo e la riduzione dell’uso della plastica. BaccalàRe, del resto, utilizza sin dalla prima edizione, solo piatti e posate compostabili. Tra i primi piatti si segnalano la pasta e fagioli, capperi e limone dello chef stellato Luigi Salomone; i paccheri alla puttanesca di baccalà di Francesco Franzese; i tortelli di baccalà, spinaci e bottarga di Giuseppe Misuriello. Un must la proposta di Paolo Gramaglia: baccalà napoletano. Fabio Pesticcio, invece, si de dica ad un secondo piatto: mantecato di baccalà, gel di papaccelle, piu, cremble di baccalà e olive. Peppe Aversa propone un abbinamento del baccalà con radicchio e pinoli su crema di ricotta erborinata. Paolo Barrale, dalla sua, vanta una “patata concia su fondo di pomodorini gialli Gia Giu, polvere di porcini e tartufo. E che dire delle due pizze: il capriccio di Rosario Izzo e la fritta intitolata appunto “L’Oro del Mare” di Isabella De Cham. Per finire in dolcezza, da non perdere la millefoglie del pastrychef Antonino Maresca. Cena e pranzo. Ma anche aperitivi sul mare, a partire dalle 18 e dj set dalle 21. Entrambi sulla rotonda che guarda Capri.