“Le baby gang sono anche a Roma e in altre citta’ e sarebbe sbagliato non dirlo ma ancora piu’ sbagliato e’ avere atteggiamenti auto consolatori o alibi perche’ a Napoli il problema e’ dieci volte piu’ grave”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso della sua rubrica su Lira Tv. “Dobbiamo fare delle scelte – ha spiegato il governatore – a cominciare dal contrasto su tutti i piani dei comportamenti al limite dell’illegalita’, del caos, dell’intimidazione. Facciamo crescere un clima di ordine e responsabilita’, mettendo ai margini quegli spezzoni di societa’ napoletana che pensano di andare avanti con ammuina, intimidazione e prepotenze”. De Luca ha sottolineato che bisogna cominciare “dall’emergenza educativa che parte nelle famiglie e prosegue nelle scuole, dove ci sono ragazzi che minacciano gli insegnanti, tirano loro le borse in faccia o danneggiano le loro auto, e i genitori che di fronte ai figli che aggrediscono i docenti vanno a difendere i figli. Si passa poi alla microdelinquenza sui mezzi di trasporto, dove vengono aggrediti pensionati o magari una donna di colore. La Regione finanzia il programma Scuola Viva con 550 scuole, e la formazione secondaria con 7 milioni di euro, le scuole di comunita’. Ma lavora anche sull’ordine pubblico, programma collocazione telecamere videosorveglianza e poi c’e’ il tema della repressione: bisogna adeguare l’eta’ per la punibilita’. Un ragazzo capisce benissimo cosa si deve fare o no. Infine mi auguro che trasmissioni televisive sciagurate che determinano fenomeni imitativi vengano ricondotte nella dimensione della responsabilita’ e verita’. Proporre vita a senso unico e’ un delitto per i giovani, nessun trasmissione puo’ essere proposta se non dice all’inizio e alla fine che l’unico destino per chi imbocca la strada della violenza organizzata e’ il carcere o la morte”.