San Gregorio Armeno, la via dei presepi di Napoli, meta ogni anno di milioni di turisti, deve
rimanere riservata al solo artigianato di settore e non e’ possibile l’apertura di attivita’ di altro genere. La delibera varata a luglio in tal senso dal Comune per proteggere l’identita’ del luogo viene avallata dal Tar della Campania, che ha respinto il ricorso presentato dalla societa’ che gestisce il noto marchio di pasticceria Scaturchio dopo il blocco dell’apertura di un suo locale proprio nella celeberrima stradina. I pastori, insomma, battono baba’ e sfogliatelle. Nel dispositivo della sentenza il Tar evidenzia che il Comune di Napoli ha inteso dettare per via San Gregorio Armeno una disciplina che esclude ogni attivita’ diversa da quella presepiale, e l’esigenza di tale tutela rafforzata e’ stata condivisa anche dalla Soprintendenza e dalla Regione. “La sentenza del Tar sulla mancata apertura di locali di food
in via San Gregorio Armeno conferma il valore della nostra
delibera a tutela del Centro storico, un provvedimento
coraggioso ma necessario per tutelare il nostro straordinario
sito Unesco lasciato nella totale anarchia negli ultimi anni”,
commenta il sindaco Gaetano Manfredi. “Napoli ha un tesoro da
difendere e valorizzare, garantendo accoglienza ai milioni di
turisti che apprezzano la nostra citta’ e garantendo vivibilita’
ai residenti. I sindaci pero’ devono essere dotati di poteri che
l’attuale normativa non prevede. Solo con nuove leggi potremo
pienamente tutelare il patrimonio culturale, favorire un sano
sviluppo economico e qualita’ della vita”, sottolinea il sindaco
di Napoli”.
Molto soddisfatto anche Vincenzo Capuano, presidente
dell’associazione Botteghe di San Gregorio Armeno, che tende la
mano agli ‘sconfitti’: “Nulla contro le altre eccellenze,
specialmente se napoletane. Nelle prossime settimane stiamo
pensando di organizzare una giornata a San Gregorio proprio a
favore della pasticceria Scaturchio, magari offrendo ai passanti
le sue ottime sfogliatelle. E’ importante far capire che Napoli
e’ unita ma e’ ancora piu’ importante tutelare le sue ultime vie
caratteristiche”.